MILANO – Definire i parametri che individuano il profilo di un espresso di qualità. Far crescere ancora di più la cultura della qualità lungo tutta la filiera, dai produttori agli operatori. Incrementare nel consumatore finale la capacità di riconoscere e apprezzare un espresso veramente di qualità.
Questi gli obiettivi dell’incontro ospitato il 27 ottobre Al Centro Congressi di fieramilano, con il supporto di HostMilano e della stessa FierAMilano, e organizzato da SCAE Italia, — capitolo italiano della Specialty Coffee Association of Europe.
Scae Italia intende, infatti, farsi catalizzatore di un percorso che coinvolge le altre associazioni di categoria, gli esperti e in generale tutti gli attori della filiera nella definizione di un set condiviso di parametri qualitativi, oggettivi e sensoriali, di un espresso di qualità.
“Questa giornata è stata un importante punto di partenza – ha commentato Dario Ciarlantini, Coordinatore Nazionale di SCAE Italia – perché ci ha permesso di comprendere che questo percorso insieme è possibile. Abbiamo già programmato i prossimi appuntamenti, individuando gli obiettivi, le metodologie e di coinvolgere gli altri attori della filiera dopo questa prima fase di fattibilità. Ci aspettano mesi di intenso lavoro, da qui a Host2017, ma siamo fiduciosi che porteranno a un salto qualitativo nell’approccio all’espresso dei baristas e nella percezione dei consumatori finali, obiettivo fondamentale per alzare l’asticella della percezione della qualità”.
Prossimo passaggio sarà individuare altre figure per ampliare ulteriormente il tavolo e arricchirlo di preziosi contributi: esperti, taster, torrefattori, tecnici, baristas e altri protagonisti del “mondo espresso”, che coniugheranno criteri scientifici, esperienze e competenze specifiche per dare il proprio contributo.
Tappa finale e fondamentale del percorso le giornate di Host2017, in fieramilano dal 20 al 24 ottobre prossimi, nei quali saranno resi noti i risultati raggiunti.
Chi c’era
A conferma dell’importanza che il tema della qualità – oggettiva e percepita – riveste per l’intero settore, all’incontro hanno partecipato anche esponenti di CIC – Comitato Italiano del Caffè, CSC – associazione dei Caffè Speciali Certificati, e UCIMAC, Costruttori Macchine per Caffè Espresso ed Attrezzature per Bar.
Da alcuni anni, il mondo dell’espresso sta attraversando una profonda trasformazione. La sua crescente popolarità nel mondo porta al confronto e ad interpretazioni con diversi gusti locali, caffè e tostature molto diversi, è quindi importante definire una identità improntata ad uno stile che ci appartiene ma che non prescinde dalla qualità e da una evoluzione al passo con i tempi.