MILANO – Il gelo in Brasile non infiamma le borse del caffè. Raggiunto il massimo annuale di 113,65 centesimi mercoledì 3 luglio e un ulteriore picco intraday di 115,65 centesimi, venerdì 5 luglio, il contratto principale dell’Ice Arabica ha subito un forte ribasso (-470 punti) nella seduta di lunedì.
E dopo la parziale ripresa di martedì, indotta dalle ricoperture speculative, il benchmark è tornato a scendere nella giornata di ieri, mercoledì 10 luglio, chiudendo al minimo mensile di 105,90, in calo di 155 punti.
Più modesta la flessione di Londra, che è arretrata, sempre ieri, di 6 dollari chiudendo a quota 1.430.
La situazione nella cintura brasiliana del caffè rimane vaga e per avere una prima idea sull’impatto dell’ondata di freddo e gelo dello scorso fine settimana servirà ancora qualche giorno.
I danni potrebbero riguardare tanto il raccolto in corso, completato per poco più della metà, quanto il prossimo.
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