domenica 22 Dicembre 2024
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Il gelato? Meglio se vegano Ecco la tendenza dell’estate

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ROMA – Con il caldo ci vuole un buon gelato. E perché non dare la possibilità anche a chi segue alcuni principi alimentari come i vegani, di poter scegliere il proprio gusto preferito senza esser costretti a rinunciare o a optare solo per i gelati a base di frutta? VeganOK: è questo il marchio più ricercato del momento. La tendenza vegana è sempre più diffusa e si sta facendo strada anche tra bar, pasticcerie e gelaterie.

I gusti alla frutta sono quasi sempre vegani, perché si tratta il più delle volte di sorbetti, quindi realizzati con acqua, frutta e zucchero, ma alcuni produttori ci aggiungono anche il latte, quindi sempre meglio chiedere prima per accertarsi ed essere sicuri di non incappare in prodotti realizzati con ingredienti di origine animale.

Proprio il gelato è uno degli alimenti più difficili da realizzare senza burro, panna, latte o uova. Per soddisfare le richieste vegane, sono state fatte negli anni tante sperimentazioni, dal gelato con latte vegetale, e quindi il gelato di soia piuttosto che di riso, fino ad arrivare all’utilizzo dell’olio extra vergine d’oliva come parte grassa del gelato.

Nascono così in tutta Italia le prime gelaterie totalmente o parzialmente vegane. A Torino Il Gelato Amico propone alcune specialità, come i gusti mela e zenzero o banana e datteri con bacche di Goji.

A Milano c’è Curandeira Veg, la gelateria di Marco Zanolini, che dalla richiesta di un’amica ha deciso di creare un’attività dedicata solo al vegan, tutto al cento per cento biologico: gelati a base di frutta, verdura, spezie e cereali, realizzati con latte di soia o di riso o anche di miglio.

Sempre a Milano, lo scorso anno ha aperto i battenti Ciacco, dove è possibile degustare sorbetti a base di creme come il pistacchio, la nocciola, la mandorla, derivati di caffè, liquirizia e cacao. Spostandosi sull’Adriatico, a Venezia all’Alaska Gelateria si punta su frutta e ortaggi, con i gusti arancia e rucola, cipolla rossa oppure radicchio di Chioggia.

In Toscana, a Firenze in pieno centro troviamo Perché no!, un’oasi dove il vegano potrà sentirsi soddisfatto. Oltre ai sorbetti alla frutta, c’è anche quello al cioccolato, alla vaniglia e alla nocciola. La sfida è proprio questa, con la frutta tutto è più semplice, ma realizzare gusti a base crema senza grassi di origine animale non è compito poco gravoso.

A Genova la Gelateria Vercesi propone un’intera linea di gelati per vegani, ed anche per celiaci, per diabetici e per gli intolleranti al lattosio, con latte di cocco, di soia, di riso e di mandorle.

La prima gelateria bio, equosolidale e vegana a Bologna è Galliera 49, dove anche le granite sono vegan. Ma è la capitale ad avere il maggior numero di gelaterie vegane in tutta la penisola.

A Roma si comincia con la catena di gelaterie Blue Ice, passando per la Cremeria Aurelia, che realizza gusti VeganOK come la nocciola del Piemonte, il pistacchio di Bronte ed il cioccolato, fino ad arrivare alla Gelateria dei Gracchi, con una varietà di gusti che spaziano dall’arancia al cubano con il rum, dal fondente al Grand Marnier alla mela e menta, c’è l’imbarazzo della scelta.

Da circa un mese, a Piazza Vittorio ha aperto Olive Dolci, una pasticceria – gelateria totalmente vegana, con prodotti a base di olio extra vergine d’oliva. In Puglia, a Bari, la Gelateria Catullo è consigliata per i gusti cioccolato e caffè, riso cioccolato, soia bianco e cioccolato fondente senza latte.

Nella patria del gelato, in Sicilia, oltre alle granite, a Palermo i vegani saranno accontentati da Al Gelatone, con i gusti limone al basilico e arachidi pelati.

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