lunedì 23 Dicembre 2024
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Il futuro del vending? È già qui tra noi.Il convegno del 13/10

Dall'internet delle cose a una nuova card per educare i giovani a una alimentazione sana e bilanciata. Ecco dove va la distribuzione automatica di cibo

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Il mondo del vending e quindi della vendita di cibo attraverso la distribuzione automatica è al centro di un forte movimento. Grandi player mondiali, riconoscendone le potenzialità, stanno investendo in un settore destinato a mutare sostanzialmente.

Le macchine per la distribuzione automatica infatti, possono facilmente diventare delle piattaforme diffuse sul territorio in grado di fornire una serie di servizi che vanno molto al di là del loro iniziale core business.

Grazie alle nuove tecnologie dei semplici punti di ristoro possono, infatti, trasformarsi in “sentinelle” in grado di dare connessione internet, monitorare le condizioni climatiche, o diventare luoghi di divertimento e informazione trasmettendo non solo le ultime notizie, ma offrendo anche video, musica o altre forme di svago.

Queste però sono solamente una parte delle possibili applicazioni. L’evoluzione dello strumento punta anche sull’offrire cibo sempre più raffinato e di qualità, tanto che, chi avesse l’opportunità di esplorarle all’interno, scoprirebbe che il caffé viene macinato al momento, come nelle migliori torrefazioni.

Non solo, in futuro sarà offerta la possibilità di stabilire la quantità di calorie che si vogliono assumere in modo da targettizzare la bevanda in funzione delle proprie esigenze; i cibi venduti sono sempre più di qualità e sono sottoposti a controlli sempre più precisi per evitare non solo la presenza di prodotti scaduti, ma anche per ottimizzare il processo di rifornimento.

Quindi sempre meno junk food, sempre più frutta, verdura o prodotti di qualità, sempre più attenzione agli ingredienti e alle caratteristiche nutrizionali del cibo.

In un prossimo futuro le vending machine saranno autonome, in grado di informare il gestore sulle quantità di prodotti presenti al loro interno, in grado di richiedere un suo intervento, per le emergenze o per il normale rifornimento, ma anche in grado di rispondere nel dettaglio alle richieste dei clienti.

Attraverso l’analisi dei social, la chiave per utilizzare tutta una serie di servizi aggiuntivi già citati, la macchina potrà capire i gusti e i desiderata dell’avventore, in modo da ingolosirlo con proposte iper targettizzate.

L’evoluzione dello strumento però vede anche alcune declinazioni più vicine e già in via di sperimentazione, in occasione di TuttoFood la Serim, azienda leader nella distribuzione automatica di cibo, ha presentato Vending Zone un progetto pensato per promuovere la corretta alimentazione tra gli studenti.

Si tratta di creare, in alcune scuole del nord ovest, una sorta di oasi del vending, rifornite con prodotti sani e salutari, scelti seguendo i dettami delle ASL, da cui i ragazzi potranno acquistare grazie a una speciale card gestita direttamente dalle famiglie. Un modo per avvicinare i ragazzi ad abitudini alimentari sane.

Ricadono inoltre, sotto il grande cappello del vending, anche le piccole macchine del caffè a cialde che molti hanno nei loro appartamenti. Anche in questo settore le evoluzioni sono tante e particolarmente interessanti.

Dalle cialde compostabili, a quelle studiate dagli specialisti di marketing che, dotate di un chip, informano direttamente il rivenditore di fiducia facendoci arrivare il nostro caffé preferito appena prima di esaurire la scorta. Ecco un’altra declinazione del grande mondo dei Big Data e dell’internet delle cose.

Per chi avesse voglia il 13 ottobre Triwù, in occasione di Bergamo Scienza, organizza, insieme a Confindustria Bergamo e N&W Global Vending al Parco Scientifico Tecnologico KilometroRosso una giornata sul futuro del vending

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