MILANO – Mercati del caffè in altalena la settimana scorsa. La volatilità rimane elevata alla borsa di New York, che ha osservato ieri, lunedì 20 giugno, una giornata di chiusura per il Juneteenth, la festività che commemora l’emancipazione degli schiavi afroamericani. La settimana trascorsa si è aperta, lunedì 13 giugno, in forte ribasso. Il contratto per scadenza luglio dell’Ice Arabica ha perso 555 punti precipitando al minimo mensile di 223,35 centesimi.
Un’evoluzione sulla quale ha influito l’andamento negativo dei mercati finanziari. Assorbito lo scivolone, la piazza di oltreoceano è ripartita nei giorni successivi supportata da fondamentali solidi.
Tre sedute consecutive al rialzo hanno portato al massimo settimanale di 231,95 centesimi, giovedì 16 giugno. La seduta di venerdì ha visto però un’inversione di trend. Il benchmark ha perso 430 punti e ha chiuso la settimana a 227,65 centesimi.
Ha inciso, questa volta, il rivalutarsi del dollaro e, parzialmente, i dati Gca sulle scorte americane, che sono risalite, a fine maggio, sopra il 6 milioni di sacchi.
Andamento analogo per l’Ice Robusta, che ha iniziato la settimana scorsa al ribasso, per recuperare terreno nelle tre sedute successive, sino a un massimo di 2.091 dollari, sul contratto per scadenza luglio, a fine giornata di giovedì.
Anche a Londra, però, la settimana si è conclusa in ribasso, con il benchmark, che è ridisceso a 2.065 dollari, venerdì 17 giugno.
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