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giovedì 21 Novembre 2024
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Il consumo di tè riduce il rischio di malattie cerebrovascolari

I risultati dell'analisi condotta, anche dopo avere eliminato i fattori potenzialmente confondenti indicano un'associazione inversa di tipo causale, tra il consumo di tè e il rischio di ictus dei piccoli vasi sanguigni

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Alcune osservazioni suggeriscono che il consumo di tè, in particolare di tè verde e nero, sia associato in modo causale a un minor rischio di ictus a livello dei piccoli vasi: probabilmente attraverso meccanismi che vanno oltre la regolazione della pressione sanguigna, riferibili invece a effetti favorevoli diretti sulla funzione endoteliale vascolare e sulla riduzione dello stress ossidativo. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Nutrition Foundation of Italy.

I benefici del tè  sulla salute

MILANO – Gli eventi cerebrovascolari acuti costituiscono un importante problema sanitario a livello globale; gli elevati tassi di mortalità e disabilità associati comportano anche elevati costi sociali oltre che economici.

Negli ultimi anni numerose ricerche focalizzate sulla relazione tra dieta e rischio di questi eventi hanno messo in luce il ruolo favorevole per la salute vascolare di alcuni gruppi di composti minori biologicamente attivi, come i polifenoli e i flavonoidi, e degli alimenti e delle bevande che li contengono.

È il caso del tè, una bevanda molto diffusa nel regno Unito, già oggetto di studi che hanno messo in relazione la sua assunzione abituale con la riduzione del rischio di ictus, senza però consentire di definire la causalità della relazione stessa.

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