Secondo una nuova ricerca, la trigonellina, un composto presente nel caffè e in alcune verdure, può compensare il declino cognitivo e migliorare l’apprendimento spaziale e la memoria. Leggiamo di seguito parte dell’articolo di Ayla Roberts pubblicato sul portale d’informazione Epoch Times.
I benefici del caffè sul cervello
MILANO – Lo studio, condotto dall’Università di Tsukuba in Giappone e pubblicato su GeroScience, ha cercato di scoprire dei composti naturali che potrebbero limitare il declino cognitivo legato all’età.
I ricercatori hanno scoperto che la trigonellina ha migliorato significativamente l’apprendimento spaziale e la memoria nei topi anziani. È stato anche scoperto che supporta molteplici percorsi all’interno del sistema nervoso, diminuisce l’infiammazione nel cervello e aumenta i livelli dei neurotrasmettitori.
Spiegazione dei risultati dello studio
Lo studio è stato condotto per un periodo di 16 settimane somministrando a dei topi della trigonellina ogni giorno per 30 giorni, e conducendo un test del labirinto acquatico. I ricercatori hanno scoperto che i topi dimostravano un miglioramento significativo nell’apprendimento spaziale e nelle prestazioni della memoria rispetto ai topi che non avevano ricevuto trigonellina.
I ricercatori desideravano anche studiare gli effetti della trigonellina sulla materia cerebrale, nonché su specifici neurotrasmettitori nel cervello. Lo studio ha rivelato una neuroinfiammazione soppressa nel tessuto cerebrale e livelli più elevati dei neurotrasmettitori dopamina, noradrenalina e serotonina.
“Per chiunque cerchi una scusa per bere più caffè, questo studio convalida ulteriormente ricerche precedenti che dimostrano che il caffè è utile per la cognizione mentre invecchiamo”, ha spiegato a Epoch Times Heather Sandison, una dottoressa naturopata ed esperta in medicina neurocognitiva.
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