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IL COMPLEANNO – 26 aprile 1925: nasce a Dogliani Michele Ferrero. Secondo Forbes è l’uomo più ricco d’Italia (un patrimonio stimato in 19,2 miliardi di euro, 26,5 miliardi di dollari) e il 22° al mondo

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MILANO – Il 26 aprile 1925 nasce da Pietro Ferrero e Piera Cillario, entrambi figli di contadini. Pietro, che di fare il contadino non ha voglia, con il fratello Giovanni va a Dogliani, fanno i garzoni di panettiere e i pasticcieri. I genitori Pietro e Piera aprono negozio a Torino, poi lui tenta un’avventura in Somalia per vendere panettoni, torna a Torino poi a causa della guerra si trasferisce ad Alba.

Michele (FOTO) entra fin da giovane nella gestione operativa. Alla morte del padre il 2 marzo 1949, la direzione passa invece allo zio Giovanni, e alla vedova Piera. Quando lo zio Giovanni muore, Michele e la vedova del defunto zio Ottavia Amerio assumono la responsabilità della ditta, dopo pochi anni anche la signora Amerio lascerà l’azienda.

E’ in questi anni che prende piede l’ inventiva di Michele Ferrero. Un genio in grado di creare marchi come Nutella a partire dal 1964 e l’ovetto Kinder Sorpresa dal 1968, aprendo stabilimenti produttivi e di rappresentanza in molte nazioni europee e, successivamente, esportando i prodotti ed il marchio Ferrero oltreoceano.

In Italia, nei primi Settanta, l’azienda investì molto in pubblicità televisiva nel primo spazio appositamente creato il Carosello. A fine anni Settanta,la stagione dei sequestri di persona per estorsione, manda i due figli Pietro e Giovanni a studiare lontano, a Bruxelles. Presto pronti a entrare nell’attività del Gruppo, che apre stabilimenti in Italia e nel mondo. Ma il cuore di tutto l’ impero restano sempre Alba e le Langhe, e la Ferrero per molte famiglia contadine è stata davvero una fonte di reddito e di riscatto sociale.

Quando Michele Ferrero lascia la carica di amministratore delegato, va a vivere a Montecarlo. Lì nasce una nuova società, la Soremartec, un centro ricerche che si appaia a quello della sede centrale, studia i nuovi prodotti. Sono sue tutte le invenzioni grazie alle quali il gruppo è passato dai mille dipendenti degli anni Cinquanta ai 4 mila del 1960, per poi salire a diecimila nel 1990, fino agli attuali 19 mila (in tutto il mondo): Mon chéri (1956), Tic Tac (1969), Estathè (1972) e Ferrero Rocher (1982) i Kinder Sorpresa e Pocket Coffee. Ma la cassaforte di famiglia è sempre costituita dalla Nutella.

Dal 6 giugno 1997 alla guida dell’azienda subentrano ufficialmente i figli Pietro e Giovanni Ferrero che diventano Chief executive officer. Il figlio Pietro muore però in seguito ad un arresto cardiaco, durante un viaggio in Sudafrica nell’aprile 2011.

Profondamente religioso, Michele Ferrero organizza tutti gli anni pellegrinaggi a Lourdes per i suoi dipendenti. Molto forte la presenza nel sociale della Ferrero, impegnata in tutto il mondo. Restìo invece alla stampa, non ha mai concesso un’ intervista.

Fonte: http://www.unannoinpiemonte.com/?p=16139 

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