lunedì 23 Dicembre 2024
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Il cioccolato migliora la memoria. La ricerca su Nature Neuroscience: “Ringiovanisce la mente di 30 anni”

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di Ilaria Betti, L’Huffington Post
La ricetta segreta per ringiovanire la mente potrebbe far gola a molti. Secondo un nuovo studio, l’ingrediente fondamentale dell’elisir di giovinezza è il cioccolato, che avrebbe il potere di rallentare il processo di perdita della memoria nelle persone anziane.

“I flavonoli, gli antiossidanti contenuti nei chicchi di cacao, possono far tornare la memoria di una persona di 60 anni a quella di un trentenne o di un quarantenne”, spiegano gli studiosi della Columbia University.

“Il 40% della popolazione dai 65 anni in su sperimenta episodi di perdita di memoria collegati all’età – dicono i ricercatori – il processo inizia da adulti e diventa sempre più pronunciato a mano a mano che si invecchia”.

Vuoti di memoria, ricordi che si disperdono nei meandri della mente, dettagli che si dimenticano. E se il cioccolato potesse aiutarci nel rincorrere i ricordi che non si lasciano afferrare?

La ricerca, pubblicata sulla rivista “Nature Neuroscience”, ha coinvolto 37 volontari di età comprese tra i 50 e i 69 anni.

I partecipanti sono stati divisi in due gruppi: il primo è stato invitato a bere ogni giorno una bevanda ad alto contenuto di flavonoli, mentre i volontari dell’altro gruppo ne hanno presa solo una piccola dose ogni giorno. Il periodo di osservazione è durato tre mesi: l’esperimento ha messo in evidenza che coloro che avevano assunto più cioccolato facevano dei collegamenti mentali più facilmente e più velocemente rispetto agli altri.

“Se un volontario mostrava di avere la memoria tipica di un sessantenne all’inizio della ricerca, dopo tre mesi di assunzione di cioccolato secondo le dosi previste, la sua memoria sembrava essere ringiovanita di almeno 30 anni”, spiega il Dr Scott A Small, autore dello studio.

Grazie all’esperimento, i ricercatori hanno anche notato che nei soggetti che avevano mangiato più cioccolato c’era un maggiore afflusso di sangue nella zona del “giro dentato” dell’ippocampo, dove si rigenerano le cellule del cervello e si formano nuovi ricordi. Il processo di perdita di memoria, insomma, inizierebbe proprio in questa regione, “ma – dicono gli studiosi – con una dieta specifica si può rallentare”.

Se la ricerca ci ha convinti, meglio resistere, però, all’impulso di correre al supermercato per comprare pacchi di snack e barrette. “Il nostro studio non vuole dimostrare che bisogna mangiare più cioccolato – spiegano i ricercatori – quella che abbiamo somministrato ai volontari era una bevanda appositamente studiata”.

A migliorare la memoria ci pensano i flavonoli, contenuti nei chicchi di cacao, che, però, il più delle volte si perdono durante la preparazione del prodotto. Prima di acquistare, insomma, meglio leggere le informazioni sulle confezioni: più la concentrazione di cacao è alta, più farà bene alla nostra salute.

È importante sapere che possiamo agire sulla perdita dei ricordi modificando la nostra dieta. Come dice il Dr Ashok Jansari, neuropsicologo del Goldsmiths College: “Ecco qual è stato il grande contributo dello studio: i ricercatori hanno isolato e individuato una particolare area del cervello che si indebolisce quando iniziamo ad invecchiare e hanno dimostrato che un intervento non farmacologico può migliorare l’apprendimento di nuove informazioni”.

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