MILANO – Nel mondo sono ben poche le persone che non sono ghiotte di cioccolato. Nonostante i consumi siano particolarmente alti in ogni angolo del pianeta, non sono in tanti ad esser consapevoli di cosa si nasconda dietro la produzione di questo dolce: nei paesi dove si coltiva, lo sfruttamento minorile purtroppo è una pratica piuttosto diffusa e senza scrupoli continua a impiegare la forza lavoro di bambini in condizioni terribili. Leggiamo cosa succede dal sito it.businessinsider.com.
Sfruttamento minorile per garantire il cioccolato
Il cioccolato piace a tutti, specie ai bambini. Eppure uno degli alimenti più dolci e gustosi che ci siano ha un lato assai indigesto. A rivelarlo è stata una documentata indagine di Al Jazeera, “Chocolate’s Heart of Darkness”che esplora le tortuose vie del lavoro minorile e dello sfruttamento dei bambini nelle piantagioni di cacao in Costa d’Avorio.
Lì si produce circa il 40 percento del cacao mondiale (un mercato complessivo da 100 miliardi all’anno), i bacelli di buona parte dei quali sono raccolti da bambini trafficati dal Burkina Faso e dal Ghana.
“I bambini- scrive Al Jazeera- lavorano lunghe giornate con pesticidi velenosi e strumenti pericolosi, con poca o nessuna ricompensa. Le fattorie e le cooperative della Costa d’Avorio forniscono quindi il cacao ai più grandi produttori di cioccolato del mondo”. Non solo.
Ma il senso dell’inchiesta è più profondo della sola documentazione del lavoro minorile, e arriva fino al cuore della ricca Europa:
“La domanda che poniamo ai dirigenti dell’industria del cioccolato e ai membri del Parlamento europeo – dicono i reporter dell’emittente qatarina- è perché un’industria del valore di oltre $ 100 miliardi ogni anno sia ancora coinvolta nella schiavitù virtuale e nella distruzione ambientale, senza che nessuno faccia niente”