domenica 22 Dicembre 2024
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Il caso Mondelez: l’Antitrust europea investiga su prezzi, accordi e flussi commerciali

"Stiamo aprendo una formale indagine per vedere se Mondelēz potrebbe aver limitato la libertà di concorrenza nei mercati interessati mediante l'attuazione di varie pratiche che ostacolano i flussi commerciali, in ultima analisi, portando a prezzi più elevati per i consumatori", ha detto la vicepresidente della Commissione Ue responsabile della Concorrenza, Margrethe Vestager

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BRUXELLES – Il caso che ha visto sotto la lente di ingrandimento dell’Antitrust, il colosso Mondelez, continua: un’indagine che dovrebbe poter indicare come e se la multinazionale dell’alimentare e anche del caffè abbia sviluppato un controllo limitante della concorrenza sul mercato in diverse nazioni su determinati prodotti: biscotti, caffè (ricordiamo che l’impresa vende in Italia anche quello a marchio Splendid, già torrefatto nello stabilimento di Andezeno in Piemonte e ora in un impianto in Bulgaria, oltre che il decaffeinato Hag) e cioccolato. Leggiamo i dettagli dal sito ansa.it.

Mondelez sotto indagine

L’antitrust Ue ha avviato un’indagine formale contro il colosso alimentare Mondelez per valutare se abbia limitato la concorrenza in una serie di mercati nazionali di cioccolato, biscotti e caffè ostacolando il commercio transfrontaliero tra gli Stati membri dell’Ue. Mondelez è uno dei maggiori produttori di cioccolato, biscotti e caffè in Europa e ha tra i propri marchi Oro Saiwa, Oreo e Lu, Hag e Splendid.

“Stiamo aprendo una formale indagine per vedere se Mondelēz potrebbe aver limitato la libertà di concorrenza nei mercati interessati mediante l’attuazione di varie pratiche che ostacolano i flussi commerciali, in ultima analisi, portando a prezzi più elevati per i consumatori”, ha detto la vicepresidente della Commissione Ue responsabile della Concorrenza, Margrethe Vestager. La Commissione teme che il gruppo possa aver limitato il “commercio parallelo” dei suoi cioccolatini, biscotti e caffè tra alcuni Stati membri dell’Ue “attraverso accordi e pratiche unilaterali”, si legge nel comunicato.

In concreto, Mondelez potrebbe aver impedito a commercianti e dettaglianti di acquistare prodotti in uno Stato membro in cui il prezzo è più basso per rivenderli sui mercati in cui i prezzi sono più alti, una pratica che generalmente consente di abbassare i prezzi. Ciò porterebbe a “prezzi più alti a scapito del consumatore”, ma anche a “ridurre la diversità di offerta”. I sospetti della Commissione l’hanno portata a effettuare ispezioni senza preavviso nella sede di Mondelez nel novembre 2019.

Il colosso statunitense ha registrato nel 2019 un fatturato di 21,4 miliardi di euro e un utile netto di 3,2 miliardi di euro.

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