MILANO – Nell’ottica di rendere ancora più piacevole e completa l’esperienza di visita, Triennale Milano rinnova la propria caffetteria e dà vita a uno spazio di sosta e incontro sempre più attrattivo e accogliente, con un servizio di caffetteria e cucina. Dopo i lavori, il Caffè Triennale ha riaperto al pubblico martedì 22 aprile. Il progetto di restyling che viene presentato segue principi di sostenibilità e di efficientamento energetico e dà un ruolo centrale al verde, attraverso la creazione di uno spazio arricchito da numerose piante.
Il nuovo Caffè Triennale
Il progetto del nuovo Caffè Triennale è stato realizzato dall’architetto Luca Cipelletti, che sta seguendo la direzione architettonica del Palazzo dell’Arte e il più ampio lavoro di valorizzazione dell’architettura di Giovanni Muzio, che Triennale porta avanti da alcuni anni.
L’intervento ha liberato lo spazio centrale della caffetteria, così da valorizzare l’asse prospettico dall’ingresso e rendere più visibili le grandi vetrate che affacciano su Parco Sempione. Questo spazio centrale verrà utilizzato per accogliere una serie di installazioni temporanee dedicate alla natura e alla sostenibilità.
Sono state inoltre aperte le due nicchie a lato dei gradini d’ingresso alla sala, attraverso delle partizioni trasparenti, per enfatizzare ulteriormente la connessione visiva degli ambienti e la prospettiva dall’atrio.
I valori della caffetteria Triennale
Lavazza, che ha rinnovato il sostegno a Triennale Milano in qualità di partner istituzionale condividendo l’approccio multidisciplinare della ricerca nelle arti visive e dei temi della sostenibilità, è stata coinvolta attivamente nell’operazione di rinnovamento.
I valori della nuova caffetteria, che aderisce alla community dei Coffee Defenders Lavazza, riflettono l’impegno del brand nella promozione della cultura del caffè sostenibile per un futuro migliore e sono raccontati attraverso le immagini dai progetti promossi e gestiti da Fondazione Lavazza.
Ogni miscela della linea “La Reserva de Tierra” servita in Triennale contiene caffè provenienti da territori e comunità coinvolte in progetti di responsabilità sociale. Il nuovo Caffè Triennale si caratterizza per la forte presenza di piante, provenienti dai vivai di Vanucci Piante di Pistoia, progettati per ridurre l’impatto ambientale e l’utilizzo di risorse naturali.
Le piante sono state posizionate sul perimetro dello spazio e tra i tavoli, enfatizzando la continuità diretta con Parco Sempione che in questo modo sembra quasi entrare all’interno di Triennale.
Il progetto di luce di Artemide
Altro aspetto importante è il progetto di luce di Artemide. Nel Caffè sono presenti le lampade modulari Alphabet of light di BIG (Bjarke Ingels Group), che sottolineano con un segno grafico di luce la nervatura del progetto strutturale originario dell’ingegnere O. Hoffman (progettista strutturale del Palazzo dell’Arte, 1933), e le lampade Gople, sempre disegnate da BIG per Artemide, in vetro soffiato a mano e sospese a un’altezza di tre metri, scelte in bianco per illuminare i tavoli e con la tecnologia brevettata di luce colorata RWB sul perimetro della sala per favorire la crescita delle piante.
Il bancone, spostato sul lato corto dello spazio dove si trova la cucina, è stato riprogettato da Lavazza coinvolgendo l’illustratrice e graphic designer Raikhan Musrepova. I tavoli sono stati disegnati per Triennale da Giulio Iacchetti mentre le sedute sono di Molteni.
Lo spazio espositivo
Elemento chiave del nuovo progetto, lo spazio espositivo centrale accoglierà delle istallazioni di grande impatto visivo che si alterneranno nel corso dell’anno. La prima opera che viene presentata è GL 03 di Andrea Branzi, maestro dell’architetture e del design contemporanei.
L’opera – parte della collezione Grandi Legni, edita da Design gallery Milano & Galleria Nilufar – è di grandi dimensioni e presenta una struttura con sezione d’albero in travi antiche con inserti, incastri e colorazioni realizzate a mano. Questo mobile-contenitore dalla valenza scultorea in larice massiccio riporta la riproduzione di un affresco e la realizzazione di un mosaico romano.
I temi dell’opera di Branzi
L’opera riflette i temi centrali della ricerca di Branzi: la natura, il sacro, l’animismo, la magia, il rapporto con l’antico. Le immagini da lui impiegate, echi di una tradizione visiva ancestrale, assumono una valenza apotropaica, salvifica, con l’obiettivo di riavvicinare l’uomo alla natura e ai suoi valori, per introdurre una nuova, possibile, progettualità.
La seconda installazione pensata per lo spazio espositivo interno al Caffè Triennale verrà presentata in occasione della 23ª esposizione internazionale di Triennale Milano Unknown unknowns. An introduction to mysteries.
I partner istituzionali Eni e Lavazza, e il technical partner ATM sostengono Triennale Milano anche per questo progetto. Si ringraziano Artemide, lighting partner di Caffè Triennale, e Vannucci Piante, green partner di Caffè Triennale.