NAPOLI – I napoletani non li ferma neppure l’isolamento, soprattutto quando si tratta del conviviale rito della tazzulella. Va bene la distanza di sicurezza, ma i cittadini partenopei hanno dato una dimostrazione pratica di come anche rispettando le misure del Governo, la pausa caffè possa esser ancora condivisa. Ecco che, la tradizione del caffè sospeso, iniziativa solidale inventata proprio in questa città per sostenere le persone in difficoltà, si trasforma per superare il contagio. E passa per i fili, mettendo in comunicazione i condomini, le persone, le storie. Ecco la notizia da lastampa.it.
Caffè sospeso non dietro il bancone, ma tra i balconi
Offrire un caffè non si nega nessuno, soprattutto quando si è tutti uniti nell’emergenza. Napoli lo insegna bene che, per non rinunciare a questa abitudine e momento di scambio, la fa evolvere. Facendo viaggiare il caffè su delle corde che tengono collegato un popolo che non vuole perdere l’umanità.
Conservando un tratto culturale che da sempre ha contraddistinto i cittadini partenopei.