MILANO – Massimo Zanetti Beverage Group procede verso Piazza Affari. Il gruppo di Treviso, specializzato nella produzione e commercializzazione di caffè tostato, ha annunciato di aver presentato alla Consob, l’Autorità dei mercati, il prospetto informativo di offerta nell’ambito del processo di quotazione sul mercato telematico azionario di Borsa Italiana. Nella FOTO Massimo Zanetti.
Si riprende così un percorso che era stato interrotto nella seconda parte dell’anno scorso, quando i mercati non sembravano più propensi ad accogliere nuovi sbarchi in Borsa.
Ora, complice anche l’intervento della Bce con il Quantitative easing, la situazione di mercato è tornata positiva.
E così il gruppo Zanetti riprende in mano il dossier che dovrebbe prevedere una Offerta pubblica di vendita e sottoscrizione: un’operazione – in parte in aumento di capitale e in parte attraverso la cessione da parte della famiglia Zanetti – che porti in Borsa il 30% circa del capitale.
Nell’operazione, Zanetti è affiancata da Banca Imi e da Bnp Paribas quali joint bookrunners insieme a JP Mmorgan e Bb&t. Imi è responsabile del collocamento mentre Bnp agirà in qualità di sponsor.
Sotto il profilo legale, Baker&McKenzie assiste la società, Linklaters le banche. Pwc è la società di revisione incaricata.
A inizio febbraio, un consigliere del gruppo Massimo Zanetti Beverage aveva spiegato che l’obiettivo era di arrivare alla quotazione entro metà maggio, con un flottante fino al 30% del capitale.
Sul suo sito internet, la Zanetti si descrive come “primo gruppo privato al mondo nel caffè, Massimo Zanetti Beverage Group racchiude al proprio interno una molteplicità di marchi internazionali molto noti, tra i preferiti dai più importanti distributori mondiali”. L’origine familiare di commercianti di caffè è stata portata a evoluzione negli anni Settanta, quando “Massimo Zanetti intraprese un lungo percorso che ebbe inizio con l’acquisto della torrefazione bolognese Segafredo e proseguì a partire dagli anni Ottanta e Novanta, con l’espansione delle operazioni all’estero, prima in Portogallo, Francia ed Austria e successivamente nel Sud America”.