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“Il caffè secondo noi di Slow Food”

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Dal 2002 Slow Food lavora con piccole comunità di produttori di caffè in America Latina e Africa. Vi raccontiamo il progetto…

Quando nel 2010 decidemmo di lanciare l’idea del marchio Presidio Slow Food per i caffè, sapevamo di affrontare una sfida importante, complessa ma necessaria: avvicinare il più possibile i consumatori e i torrefattori ai produttori di caffè, creando canali di comunicazione e di conoscenza tra due mondi distanti. Una sfida basata sui concetti di tracciabilità delle materie prime, trasparenza a tutti i livelli della filiera, identità.

L’attività con i Presìdi del caffè era iniziata a Huehuetenango 8 anni prima, nel 2002 (insieme alla cooperativa sociale Pausa Café), e diverse comunità erano interessate a far parte della nascente rete di caficultori della chiocciola.

Da allora abbiamo accompagnato queste comunità fino alla creazione di una rete di sei Presìdi: due in Centro America (Huehuetenango in Guatemala appunto, Montagna Camapara in Honduras) e quattro in Africa (Harenna in Etiopia, Luwero in Uganda, le isole di Ibo in Mozambico e di Sao Tomè).

Durante questo percorso ci siamo avvalsi della collaborazione di amici torrefattori che, con la loro esperienza e cultura, hanno assistito i produttori verso il miglioramento dei caffè e delineato con noi la rotta da seguire.

Gli stessi torrefattori, infatti, hanno visitato le piantagioni per conoscere il primo anello della filiera, dialogare con i produttori, apprendere ma anche spiegare loro come viene usato il loro caffè in Italia.

Hanno conosciuto il modo di lavorare e il protocollo di produzione dei caficultori e in Italia hanno scritto, insieme a Slow Food, il disciplinare per l’uso del marchio Presidio Slow Food, normando di fatto l’intera filiera.

Hanno assaggiato i caffè con i produttori al Salone del Gusto e nelle visite alle torrefazioni, individuato i pregi e i difetti, dato consigli.

Grazie a questo percorso quindi i torrefattori sono diventati essi stessi produttori dei Presìdi al fianco dei caficultori centroamericani e africani.

Oggi la maggior parte di loro ha aderito al progetto del marchio Presidio Slow Food e compone il gruppo dei 16 torrefattori che stabilmente acquistano, lavorano e commercializzano alcuni caffè dei Presìdi.

Una rete composta da artigiani e imprese presenti su tutto il territorio italiano (6 al nord, 8 al centro, 2 al sud), che con passione valorizzano il lavoro dei caficultori e, insieme al caffè, servono ai consumatori la storia, l’identità, la cultura del caffè.

L’esperienza di questi anni ci ha fatto capire che siamo sulla strada giusta, che è fondamentale continuare a lavorare per far crescere la rete dei Presìdi e dei torrefattori e per continuare a creare tutti insieme conoscenza, consapevolezza e dignità.

Andrea Amato
Responsabile progetto dei Presìdi Slow Food del caffè

Scopri i caffè dei Presìdi:
www.fondazioneslowfood.it
fondazione@slowfood.it

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