Caffè e reflusso, per anni considerati due nemici assoluti, ad oggi potranno convivere serenamente. Il nuovo studio dell’American College of Gatroenterology rivela qualcosa di inaspettato: non c’è alcuna valenza scientifica circa la produzione di sintomi maggiorati del reflusso quando si consuma il caffè o si mangia un’insalata di pomodori. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo di Cesare Orecchio per il portale d’informazione Butta la pasta.
Il caffè non favorisce il riflusso
MILANO – Come detto, sia nelle credenze popolari, sia dal punto di vista scientifico, alcuni alimenti da sempre vengono banditi dalla propria alimentazione nel momento in cui si presenta il problema del reflusso gastroesofageo. In particolare caffè, pomodoro, aglio e cipolle, così come l’uso di olio, spezie e condimenti piccanti.
Se da una parte troviamo quindi ciò che è stato tramandato a voce, dall’altra abbiamo una letteratura medica non da poco conto e proprio qui, un nuovo studio ha rivelato qualcosa di molto interessante.
Bisogna effettivamente dire grazie all’American College of Gatroenterology, che ha potuto aggiornare le nuove linee guida, facendo felici tante persone. In particolare, si è evidenziato come non vi sia alcuna valenza scientifica circa la produzione di sintomi maggiorati del reflusso quando si consuma il caffè o si mangia una gustosa insalata di pomodori.
Anzi, l’istituto ha specificato che ogni caso è a se stante e che se per qualcuno il caffè diventi un problema gastrico importante, per qualcun altro ciò potrebbe non rappresentare affatto il problema.
Sempre secondo le nuove linee guida, persino l’alcol potrebbe addirittura essere consumato, sempre con moderazione. Ad esempio un bicchiere di vino rosso consumato a pasto favorirebbe il cuore, la sua salute e la circolazione del sangue, non agendo quindi direttamente sulla produzione di reflusso. Anche altri alimenti, solitamente associati ad esso come cioccolato e menta, potranno essere consumati, sempre a patto che il nostro corpo possa ben sopportarli.
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