MILANO – Due composti presenti nel caffè inibiscono la crescita del tumore alla prostata. Come spiega Zeina Ayache su Scienze fanpage.it, i test per ora sono stati effettuati su cellule malate e su animali. Per averne la conferma anche per quanto riguarda gli esseri umani dovremo dunque aspettare. Ma ecco cosa dice in dettaglio di questa ricerca.
Il caffè è un mix complesso di diversi composti, che hanno numerosi effetti positivi accertati sulla nostra salute. Sappiamo, ad esempio, che il caffè è associato ad una riduzione dell’incidenza di alcuni tumori, tra cui quello alla prostata. Per saperne di più, gli scienziati hanno analizzato due composti specifici, l’acetato di kahweol e il cafestol.
Gli esperimenti
I ricercatori hanno testato questi due composti in vitro, quindi in cellule umane della prostata e tumorali, e sui topi. Dai dati raccolti emerge che nei soggetti a cui si sono somministrati l’acetato di kahweol e il cafestol, il tumore cresceva del 167% in 11 giorni, mentre in quelli non trattati la crescita è arrivata al 342%.
C’è un però
Per quanto i primi test hanno evidenziato l’effettiva capacità di questi composti di inibire la crescita del tumore, gli esperti invitano a evitare i facili entusiasmi. Non sappiamo ancora infatti se gli stessi risultati si replicheranno anche sull’essere umano. Ma prossimi studi potranno farci avere maggiori informazioni.
I ricercatori ricordano comunque che, per quanto il caffè possa avere effetti positivi sulla nostra salute, dovremmo comunque evitare di abusarne poiché aumenta anche l’ipertensione, che non è certo un toccasana.
L’acetato di kahweol e il cafestol sono due idrocarburi che si trovano naturalmente nel caffè arabica.
Lo studio, intitolato “Coffee diterpenes kahweol acetate and cafestol synergistically inhibit the proliferation and migration of prostate cancer cells“, è stato pubblicato sulla rivista The Prostate.
Zeina Ayache