domenica 22 Dicembre 2024
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Il caffè etiope “amico degli uccelli”

Le tradizionali piantagioni di caffè in Etiopia sono ricchissime di biodiversità

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di Brian Clark Howard*

In Etiopia il caffè viene coltivato da almeno un migliaio di anni. Le colture tradizionali, ombreggiate da alberi autoctoni, sono capaci di supportare al meglio la biodiversità dei volatili, dando rifugio alla più grande varietà di specie di uccelli al mondo per aree coltivate a caffé.

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Biological Conservation, il numero di specie che vivono in queste piantagioni è infatti 2,5 volte maggiore rispetto a quello delle adiacenti foreste di montagna.

“È stata una sorpresa”, dice il coautore dello studio Cagan H. Sekercioglu, biologo presso l’Università dello Utah e borsista della National Geographic Society, ” abbiamo ritrovato nelle piantagioni di caffè tutte le 19 specie di uccelli del sottobosco che avevamo campionato nella foresta”.

Altri studi hanno dimostrato che le piantagioni ad ombra forniscono un migliore habitat per gli uccelli rispetto a quelle in pieno sole; gli agricoltori etiopi utilizzano inoltre alberi nativi e non specie esotiche, contribuendo a creare un ambiente ideale per gli animali.

I coltivatori stanno però subendo pressioni per convertire le proprie piantagioni: la coltivazione al sole potrebbe ridurre il rischio di malattie fungine, diminuire il carico di lavoro e aumentare la produttività. “Ma i chicchi prodotti sarebbero di qualità inferiore e si degraderebbe l’habitat della fauna selvatica”, dice Sekercioglu.

Una nuova casa?

Otto delle nove specie di uccelli migratori che durante la stagione calda abitano l’Etiopia sono state identificate nelle piantagioni di caffè, ma non erano presenti nel bosco adiacente. Probabilmente per gli uccelli la struttura aperta delle coltivazioni era più invitante rispetto alla fitta foresta naturale, in quanto somigliante ai loro habitat del nord.

Eppure Sekercioglu avverte che “le piantagioni di caffè non possono diventare la nuova casa di questi animali, sostituendo la foresta”: benché tutte le 19 specie di uccelli del sottobosco siano state rinvenute anche nelle piantagioni, qui il numero di individui era molto inferiore (circa l’80 per cento in meno).

Il team adesso vorrebbe capire come vivono gli uccelli sugli alberi al di sopra delle piantagioni di caffè; al momento hanno analizzato solo esemplari catturati nel sottobosco ed entro i primi tre metri da terra. Gli scienziati vogliono anche studiare il successo riproduttivo e le variazioni di popolazione a lungo termine degli uccelli che abitano la foresta e di quelli che trovano rifugio tra le piantagioni di caffè.

Secondo Sekercioglu il Smithsonian Migratory Bird Center e la Rainforest Alliance, che certificano il caffè “amico degli uccelli”, dovrebbero estendere i loro programmi anche all’Etiopia. La certificazione consentirebbe infatti agli agricoltori di ottenere finanziamenti, che potrebbero bloccare l’attuale impulso di conversione delle aziende agricole ad ombra.

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