George Clooney ha fatto da apripista: ora sempre più vip diventano testimonial della bevanda, spesso per sostenere raccolte fondi a sfondo sociale. Ha parlato del fenomeno anche il New York Times, secondo cui il motivo dell’attenzione per il caffè è basato sull’ossessione per il rito della tazzina. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Valeria Robecco per il quotidiano La Repubblica.
Il ruolo sociale del caffè tra le stelle di Hollywood
MILANO – Un tempo c’era la tequila, ora invece le celebrità puntano sul caffè. Da decenni tanti nomi noti prestano i loro volti ad una vasta gamma di prodotti alimentari per espandere la loro visibilità (e i loro guadagni), e non c’è dubbio che l’era dei social media abbia amplificato questa tendenza.
L’interesse per il caffè non è nuovo, basti pensare a George Clooney, testimonial di lunga data per Nespresso, ma ora sono sempre di più i personaggi famosi che decidono di investire sulla bevanda, da Tom Hanks a The Weeknd.
A parlare del fenomeno è anche il New York Times, secondo cui il motivo dell’attenzione per il business dei chicchi è basato sul fatto che si tratta di “un’abitudine quotidiana di cui le persone sono ossessionate”.
Nella lista delle celebrità che hanno deciso di puntare su un’industria in continua evoluzione c’è ad esempio il cantante e compositore canadese nato Abel Makkonen Tesfaye, che ha creato la sua miscela in collaborazione con l’azienda Blue Bottle di Oakland, in California.
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