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venerdì 22 Novembre 2024
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Il caffè alla macchinetta si paga anche con l’app: ecco lo studio Confida

Presentata a Venditalia una ricerca Ipsos / Confida su pagamenti digitali e vending machine: ormai in un distributore automatico su 5 si paga con l’APP.

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MILANO – Cercare nelle tasche una monetina per conquistarsi l’agognato caffè alla macchinetta potrebbe essere un’immagine relegata nel passato. Una ricerca sui pagamenti digitali nella distribuzione automatica presentata oggi nel corso di un convegno presso Venditalia Worldwide Vending Show, la più importante manifestazione dedicata alla distribuzione automatica che si tiene fino al 14 maggio 2022, nei padiglioni 3 e 4 di Fieramilanocity, ha mostrato le evoluzioni digitali dei pagamenti nella distribuzione automatica: ormai in un distributore su quattro si può pagare anche con l’app.

Lo studio Confida

Lo studio, realizzato da Ipsos per Confida – Associazione italiana distribuzione automatica, mostra infatti una crescita importante delle vending machine dotate di app di pagamento che hanno raggiunto il 20% delle oltre 800 mila vending machine installate in tutta Italia all’interno di aziende, uffici pubblici, ospedali, stazioni, aeroporti e metropolitane che offrono caffè e altre bevande calde oltre a snack e bevande fredde.

In realtà l’86% dei distributori automatici, prevalentemente quelli negli uffici, sono già dotati di sistemi di cashless “classici” (ossia le famose “chiavette”), il 66% di gettoniere rendiresto e il 17% di lettori di banconote.

Il futuro dei pagamenti vending machine

Ma quello che emerge con chiarezza dagli operatori del settore intervistati da Ipsos per Confida è che il futuro dei pagamenti delle vending machine è nell’app. E, sebbene oggi il transato tramite app rappresenta solo il 3% del fatturato, gli stessi operatori prevedono che nell’arco dei prossimi tre anni raggiungerà il 18%.

Il 55% degli operatori del settore della distribuzione automatica intervistati ritiene, che ci sarà una rapida diffusione dei pagamenti elettronici nel settore principalmente per la comodità d’uso (78%), per l’attrattività di questi strumenti di pagamenti per i loro clienti (57%), per non perdere consumazioni (29%), per la riduzione dei costi connessi (25%), per incentivi pubblici (10%).

La tendenza alla crescita del pagamento elettronico è confermata anche dal Politecnico di Milano per quanto riguarda l’intero comparto del commercio: “I pagamenti digitali in Italia – spiega Ivano Asaro, direttore dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano – sono in costante crescita da alcuni anni e nel 2021 il numero delle transazioni digitali hanno registrato un +34% rispetto all’anno precedente mentre il volume in Euro è cresciuto del 22%. La componente che cresce maggiormente è il mobile e wearable payment che nel 2021 cresce addirittura del + 90%”.

Il tema è stato discusso nel convegno Innovazione Digitale nel Vending: i pagamenti, che si è tenuto nell’area “Venditalia Talks” di Venditalia e che ha visto la partecipazione di Ivano Asaro, Direttore Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, Carlo Bocchi, Direttore Generale D.A.EM. (Buonristoro Vending Group), Viviana Del Vecchio, Head of Marketing di Bancomat e Alessandro Mondini, Chief Sales Officer N-and Group.

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