Alcuni ricercatori sono giunti alla conclusione che i flavanoli del cacao riducono pressione sanguigna e rigidità arteriosa ma solo se quest’ultime non sono elevate. La scoperta porterebbe a un potenziale utilizzo del cacao nella pratica clinica per la cura dell’ipertensione. Riportiamo di seguito l’articolo di Barbara Fiorillo per il portale Agrigento Notizie.
L’influenza del cioccolato sulla pressione sanguigna
MILANO – Se medici e nutrizionisti suggeriscono di consumare un quadratino di cioccolato fondente al giorno è perché i flavanoli presenti nel cacao apportano numerosi benefici alla salute di corpo e mente.
Alcuni studi, in particolare, hanno scoperto che questa sostanza è capace di abbassare la pressione sanguigna e la rigidità arteriosa tanto quanto alcuni farmaci per l’ipertensione.
Tuttavia, non è mai stata testata l’efficacia né la sicurezza del consumo di flavanoli al di fuori degli ambienti di laboratorio.
Ora una nuova ricerca dell’Università di Surrey, e pubblicata sulla rivista Frontiers in Nutrition, ha dimostrato che il consumo di cacao come trattamento per l’ipertensione (pressione sanguigna alta) non comporta alcun rischio per la salute, poiché i suoi effetti si verificano solo con livelli di rigidità e pressione elevati.
La scoperta apre la strada a un potenziale utilizzo del cacao nella pratica clinica per la cura dell’ipertensione.
I flavanoli del cacao riducono pressione e rigidità arteriosa
In un primo studio, i ricercatori hanno prima indagato se l’uso dei flavanoli abbassasse la pressione sanguigna e la rigidità arteriosa in individui al di fuori di contesti clinici.
“L’ipertensione e la rigidità arteriosa aumentano il rischio di malattie cardiache e ictus, quindi è fondamentale studiare modi innovativi per trattare tali condizioni” ha dichiarato Christian Heiss, professore di medicina cardiovascolare all’Università del Surrey.
Heiss continua: “Ma prima di prendere in considerazione l’introduzione del cacao nelle pratiche cliniche, dobbiamo testare se i risultati precedentemente riportati in ambienti di laboratorio si traducono in modo sicuro in contesti del mondo reale, con le persone che vivono la loro vita quotidiana”.
Lo studio
I ricercatori hanno reclutato undici persone sane, e chiesto loro di consumare a giorni alterni 6 capsule di flavanoli di cacao (contenenti un totale di 862 mg di flavanoli di cacao) oppure sei capsule placebo contenenti zucchero di canna.
Ai partecipanti è stato fornito un monitor per controllare la pressione sanguigna e una clip per il dito per misurare la velocità dell’onda del polso (PWV) ovvero i livelli di rigidità arteriosa. Le misurazioni della pressione sanguigna e della PWV sono state effettuate prima del consumo delle capsule e ogni 30 minuti dopo l’ingestione per le prime tre ore, quindi ogni ora per le restanti nove ore.
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