MILANO – Il blocco del canale di Suez mette le ali ai prezzi dei robusta: la borsa londinese ha guadagnato venerdì 26 marzo 34 dollari chiudendo a 1.399 dollari (massimo a 1.403), in netta ripresa dai minimi di metà settimana. Rialzi anche per gli arabica, New York è risalita a 128,50 centesimi: 190 punti in più rispetto a giovedì. La portacontainer Ever Given è tuttora incagliata, in posizione diagonale, ostruendo il passaggio alle oltre trecento navi che, su entrambi gli sbocchi dello stretto artificiale egiziano, sono ancora costrette ad aspettare il loro turno.
Il presidente dell’Autorità che gestisce il Canale di Suez ha ammesso che non è ancora possibile indicare una data precisa per la ripresa del traffico in questa via d’acqua, che è una delle più importanti e strategiche del mondo.
Per lo stretto di Suez passano infatti pressoché tutti i carichi di caffè robusta esportati dal Vietnam diretti ai porti europei. A cominciare da quelli italiani. E anche tutto il caffè proveniente dalle altre principali origini asiatiche, innanzitutto India e Indonesia.
Una blocco prolungato di questo fondamentale corridoio marittimo potrebbe causare una rottura nella catena di approvvigionamento. E aggravare la situazione già critica in cui versa la logistica globale a causa della crisi dei container.
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