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Il barista: «Mi sveglio alle 4 e mi piace»

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VARESE – Il caffè rigorosamente a chilometro zero – quello della storica torrefazione La Varesina, in attività dal 1919 – la puntualità che ogni mattina, cascasse il mondo, fa alzare la serranda in orario e quel pizzico di psicologia che si condensa, tanto semplicemente quanto meravigliosamente, in un sorriso.

Sono questi i segreti del Mojito Cafè di via Caracciolo a Masnago, locale che si è classificato al secondo posto nel concorso indetto da La Provincia di Varese “Vota il tuo bar”.

Tra quadri che raffigurano le montagne del Trentino e un ritratto della Heidi dei cartoni animati che ha ispirato il nome dato alla figlia, il titolare Roberto Valline racconta la storia di un bar nato nel 2010: «Ho scelto Masnago perché è una bella zona, ben servita e molto viva. Ho lavorato per anni alla Esselunga, dove ho imparato il mestiere, ma poi ho deciso di avere qualcosa di mio, qualcosa in cui credere davvero».

Qui il caffè è a chilometro zero

Il Mojito ha visto la luce così ed è prima di tutto il suggello di uno spirito di sacrificio onorato da Roberto a ogni canto del gallo: «La sveglia suona alle 4, in tempo per aprire, puntuale, alle 5.30. Già a quell’ora c’è gente che attende fuori dal bar per fare colazione: ormai è un’abitudine che si ripete praticamente ogni giorno dell’anno. Non è facile, soprattutto perché lavoro da solo, ma la soddisfazione che ti lascia il cliente che ritorna non ha prezzo». Un cliente coccolato, a partire dalla qualità dei prodotti offerti: «Il nostro caffè viene dalla zona dello stadio, a nemmeno un chilometro di distanza» spiega Roberto.

Un cliente fisso: capitan Gheller

«È quello de La Varesina ed è come se fosse di casa, perché è fatto da persone alle quali mi lega grande fiducia. Ma serve anche altro per renderlo apprezzato: bisogna mantenere la macchina con una cura certosina. Ogni sera ci metto almeno mezz’ora per pulirla». Poi c’è, come si scriveva all’inizio, la finezza psicologica: «Per fare questo lavoro devi imparare a sorridere, ad ascoltare le persone e i loro problemi, a conoscere chi hai davanti. È un mestiere che ti insegna a vivere».

Il Mojito Cafè, tra gli altri, ha un frequentatore fisso molto particolare: «Si tratta del capitano del Varese Mavillo Gheller – spiega il titolare, parlando proprio sotto ai gagliardetti della squadra di Melosi e della Pallacanestro Varese – Non manca mai, ogni mattina. Quando il Varese era in serie B venivano anche Luppoli, De Vito e Di Roberto, che avevano casa proprio qui sopra».

Anche loro, come tutti quelli che hanno l’oro in bocca al mattino, sapevano di trovare un approdo sicuro. E la qualità di un caffè “di famiglia”.

Fabio Gandini

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