GROSSETO – Neppure il bar Gaia a Grosseto, che aveva i suoi affari strettamente connessi al palazzo composto da uffici statali (tra questi, anche l’Agenzia delle entrate), è riuscito a sopportare la pressione del Covid-19. A causa delle numerose restrizioni da marzo 2020 in poi, i conti non sono più tornati e così il titolare ha deciso di abbassare le serrande. Leggiamo la notizia da iltirreno.geolocal.it.
Bar Gaia non ha retto
A Grosseto ha chiuso i battenti, per le conseguenze economiche legate al Covid, il bar Gaia in piazza Ferretti, quello che sorge all’interno del palazzo che ospita vari uffici statali, tra cui l’Agenzia delle entrate.
Raffaele Giuliano, barista 61enne che l’ha gestito bene dal 2008 al 2020, per 12 anni, è stato «costretto a calare le saracinesche a marzo scorso quando è piombato il lockdown», e non è più riuscito a riaprirlo, racconta. Troppe spese, zero incassi, ingressi contingentati agli uffici pubblici del palazzo, dipendenti in “smart”. Il bar è stato sempre un punto di riferimento per il centro e le centinaia di lavoratori pubblici. E Giuliano è conosciutissimo, in tutta la provincia (e non solo), non solo come esperto barista con nozioni da barman ma anche come campione. Ex trapiantato di leucemia (come ha raccontato lui stesso anche in un libro pubblicato nel 2018, “Aspettando te – Rimettersi in gioco” dell’autrice Agata Florio), Raffaele ha vinto i campionati mondiali di tennis tavolo.
Nato e cresciuto a Marina di Grosseto, nel settembre 1997 si era trasferito a Chivasso (provincia di Torino) dove ha vissuto fino al 2008
Legatosi all’associazione Aned (Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e trapianto), si è tuffato nello sport con risultati sorprendenti: ha vinto i campionati nazionali di tennis tavolo a Milano nel giugno del 2003 e lo stesso anno si è qualificato per i mondiali a Nancy (di cui testimonial Platini), risultando terzo nella pallavolo e terzo nel bowling di coppia. Nel 2005 a London (vicino Toronto) ha partecipato ai suoi secondi mondiali “laureandosi” campione mondiale di tennis tavolo in coppia con Marco Rigo, trapiantato di rene. Tante vittorie nella vita di Raffaele, e tante difficoltà. Non ultime quelle legate al Covid, che ha piegato moltissime attività economiche in tutta Italia.
Nel 2008 Raffaele Giuliano – appena tornato dal Piemonte – aveva iniziato a lavorare a Grosseto in questo bar interno al palazzo che ospita gli uffici statali dell’Agenzia delle Entrate, dell’Agenzia del territorio, dei Monopoli e Dogane e della Ragioneria (il Tirreno ha organizzato qua, tra l’altro nel 2016, un appuntamento di Caffè Tirreno, in cui la redazione ha incontrato i lettori).
Da questo palazzo, come abbiamo documentato in questi giorni, gli uffici statali sono destinati a essere trasferiti altrove entro il 2022, in previsione della scadenza del contratto d’affitto che lega lo Stato alla proprietà.
Ma intanto, in questi mesi, già il bar Gaia ha dovuto calare le saracinesche sotto i colpi del Covid
«L’11 marzo ci hanno fatto chiudere. Una volta riaperto mi era impossibile continuare – racconta lui con rammarico – Qua dentro ho lasciato il cuore, conoscevo tutti i dipendenti. Quante storie, quante amicizie.. Ora mi sono ritrovato a fare gli scatoloni e a chiudere la mia posizione con Camera di Commercio e Inps. E cerco lavoro. Non voglio elemosina e sostegno dallo Stato – conclude lui – ma chiedo ai miei concittadini un lavoro dignitoso, affinché conoscendo la mia storia (sono stato 20 anni al pubblico) mi diano fiducia. Mi piacerebbe un impiego che mi facesse andare avanti fino al 2027, in tranquillità».