Nessuno scontrino emesso a fronte dei pagamenti dei dipendenti: succede (anche) nella sede Inps Casilino Prenestino. Come mostra il servizio di Striscia La Notizia, nessuna ricevuta, proprio come accaduto anche nel bar dell’Agenzia dell’Entrate e del Tribunale Civile di Roma. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Beatrice Tominic pubblicato su Fanpage.
Niente scontrino nella sede dell’Inps di Roma Casilino Prenestino
ROMA – Un altro locale di un ente statale che non emette gli scontrini e che, di conseguenza, evade il fisco: stavolta si tratta del bar che si trova nella sede dell’Inps di Roma Casilino Prenestino. Ad accorgersi delle irregolarità, Jimmy Ghione di Striscia La Notizia che, dopo aver ricevuto alcune segnalazioni, ha registrato cosa accade la mattina nella caffetteria.
Quello che si trova nella sede dell’Inps è il terzo bar di un ente statale che non emette gli scontrini. Già nelle scorse settimane nel mirino del programma televisivo erano finiti il bar dell’Agenzia delle Entrate di Roma 6 – Eur Torrino e quello del Tribunale Civile di Roma.
Il bar dell’Inps che non emette scontrini
“Dopo quanto scoperto nelle scorse puntate ho pensato all’Inps e mi sono chiesto ci sarà il bar? E il bar c’è. Ma vi immaginate dopo tutto quello che abbiamo già visto se il barista si dimenticasse di battere gli scontrini?”, si chiede Jimmy Ghione all’inizio del servizio. Neanche a dirlo, è proprio quello che succede. Non appena superato l’ingresso, vengono bloccati dal personale di sicurezza che li avverte: soltanto gli interni possono usufruire dei servizi del bar. “Ma noi riusciamo ad entrarci comunque”.
E le telecamere nascoste mostrano cosa succede. O meglio, cosa non succede. Dopo il primo caffè lo scontrino viene consegnato. Un’altra ricevuta, per un pacchetto di gomme da masticare acquistate sempre da avventori esterni, viene erogata nuovamente. Ma quando il bar si riempie di dipendenti, il comportamento cambia.
Si vede una donna che paga con una banconota da cinque euro: le viene riconsegnato il resto in monete, senza scontrino fiscale. Allo stesso modo, quando è un uomo a consegnare le monete per pagare, non viene rilasciato alcuno scontrino. “Altro cliente, un altro pagamento e ancora un altro scontrino non emesso”, continua a descrivere Ghione.
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