MILANO – Capita spesso di ricevere dalle zone di coltivazione del caffè e del cacao, le aree tra i due tropici, notizie di cali della produzione o di malattie delle piante provocate dal cambiamento del clima. E basta andare a rivedere gli atti dei convegni mondiali degli ultimi anni per scoprire che l’allarme clima non è lontano dalle preoccupazioni di chi si occupa di coltivazione del caffè e del cacao.
D’altronde anche le ultime terribili alluvioni che hanno colpito Brasile e Australia con centinai di morti sono già state collegate dagli scienziati ad una situazione anomale della Nina, la corrente fredda che scorre nell’Oceano Pacifico.
L’anno più caldo della storia: cali di produzione del caffè
Tutti dati che trovano conferma presso le Nazioni Unite. Perché proprio dall’Onu è arrivata la conferma che il 2010 è stato l’anno più caldo della storia. La notizia arriva dall’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm), secondo la quale l’anno appena trascorso è stato il più caldo mai registrato e conferma la tendenza “significativa” del surriscaldamento a lungo termine.
Le temperature lo scorso anno, segnato dalla siccità in Russia e dalle terribili inondazioni in Pakistan e Cina, sono state marginalmente più elevate di quelle del 1998 e del 2005, altri anni di caldo record. In ogni caso l’aumento rispetto al media del perdio 1961-1990 è di oltre mezzo grado centigrado: 0,53 gradi per la precisione.
I dati statistici utilizzati dall’organismo Onu sono quelli rilevati del Met Office britannico e del National Climatic Data Center della Nasa. Record negativo per la banchisa polare artica, che a dicembre era al minimo storico di 12 milioni di chilometri quadrati, 1,35 milioni sotto la media di dicembre del periodo 1979-2000.
“Sono dati che confermano la significativa tendenza della Terra al riscaldamento a lungo termine” commenta il segretario generale dell’Omm Michel Jarraud. “I dieci anni più caldi della storia sono tutti dal 1998 a oggi”.
Nel decennio 2001-2010 le temperature globali sono state in media più elevate di 0,46 gradi centigradi rispetto al periodo 1961-1990 e sono le più alte in un periodi di dieci anni fin dall’inizio delle rilevazioni strumentali.
Il riscaldamento è stato particolarmente forte in Africa, in alcune aree dell’Asia e dell’Artico, dove alcune regioni hanno assistito a un rialzo termico tra 1,2 e 1,4 gradi sulla media storica. Caldo eccezionale lo scorso su gran parte dell’Africa e sull’Asia sud occidentale, in Groenlandia e nel Canada artico.
Ma alcune aree, tra cui l’Europa settentrionale e l’Australia centrale e orientale, hanno registrato temperature più basse.