MILANO – Durante l’evento di celebrazione dei 50 anni compiuti dall’iconico brand Lavazza Qualità Rossa, che rappresenta un pezzo di storia italiana, ci siamo confrontati con Igor Nuzzi, Regional Director Italia e Svizzera Gruppo Lavazza, sull’evoluzione avvenuta con questo marchio sul consumo fuori e dentro casa, e sul modo di vivere degli italiani. Dopo un periodo di riflessione imposto dal contesto pandemico, lo sguardo è rivolto al futuro: un futuro diverso, migliore, più inclusivo.
Igor Nuzzi, come si è arrivati a compiere 50 anni? Qual è l’ingrediente segreto della miscela iconica Qualità Rossa?
“Innanzitutto il perfetto bilanciamento tra Arabica e Robusta che le permette di soddisfare gusti diversi: La prima dona un gusto più speziato e rotondo, mentre la seconda conferisce più corpo. Qualità Rossa ha inoltre il pregio di dare il meglio di sé in tutti i modi
di estrazione. Parliamo di un brand trasversale che si può bere con piacere dal Trentino Alto Adige alla in Sicilia proprio per le sue caratteristiche. Qualità Rossa è sempre stato presente anche nelle fasi più importanti della comunicazione di Lavazza: da Nino Manfredi, al Paradiso, sino ai rapper del giorno d’oggi.”
I numeri di Qualità Rossa sul mercato nel 2019
“In Italia una tazzina su 5 è di Qualità Rossa. Il fatturato che sviluppa sul retail Italia è di oltre 120 milioni di euro. Se poi prendiamo la referenza più venduta di questo brand, ovvero il formato 250 grammi per due, che poi è anche quello più venduto in generale, questo registra un fatturato di oltre 50 milioni di euro. E’ l’ottava referenza sul mondo del largo consumo confezionato. Quasi come una piccola azienda italiana in un solo codice.”
I giovani bevono Qualità Rossa?
Igor Nuzzi: “Sì. e Speriamo che siano sempre di più in futuro. Con questo progetto di restyling vogliamo che Qualità Rossa diventi un brand che comunichi valori sociali, progresso. Vuole rappresentare un’Italia inclusiva e aperta alla gender equality. Sappiamo che i giovani di oggi non sono colpiti solo dalla qualità del prodotto, ma anche dai valori che quel prodotto incarna. Bisogna lavorare su tutti i touch point immaginabili: questo è il motivo per cui con Lavazza lavoreremo in modo trasversale e multi canale: dal canale retail sia nella forma del macinato, dei grani, le capsule A Modo Mio Qualità Rossa.
Saremo attivi anche su altre 6.000 negozi e più di 1.000 specializzati nel settore caffè.
Anche sul consumo fuori casa, le vending machine Lavazza che erogano Qualità Rossa verranno brandizzate. Entriamo negli uffici con le macchine Firma, il sistema Lavazza pensato per il canale OCS, sul quale inseriremo le capsule Qualità Rossa. E poi organizzeremo dei concorsi specifici per questo canale, senza tralasciare i bar: quelli presenti sulle cinque città coinvolte nel progetto vedranno attivarsi iniziative particolari che girano attorno alla latta di Qualità Rossa. Un progetto cross media e multichannel: che lavora offline e online: e saremo presenti anche sugli eshop.”
Tornando al consumo domestico, rafforzato nel periodo di lockdown: il ritorno della moka si sposa con il rebranding di Qualità Rossa? Oppure si punta ancora sul monoporzionato?
“Anche se La moka sta registrando performance migliori soprattutto rispetto al pre-lockdown, le capsule hanno segnato dei risultati ancora più eccezionali. Il monoporzionato ha registrato una crescita a doppia cifra, con il picco più alto nel bimestre marzo-maggio. Nel periodo post-lockdown il canale del monoporzionato ha mantenuto una crescita di oltre 30 punti percentuali. In generale, la crescita del single serve e del R&G si è legata anche alla tendenza sempre più diffusa dell’utilizzo dell’e-commerce. E’ ovvio quindi che non si può trascurare né l’uno né l’altro: entrambi danno grandi soddisfazioni.”
Tra 50 anni, Qualità Rossa come la vede Igor Nuzzi?
“Con una situazione di mercato sicuramente migliore di oggi. Adesso un italiano su cinque la sceglie, speriamo che in futuro diventino tre su cinque.”