TORINO – Quando sali dall’ingresso principale di Palazzo Madama, ti siedi su un tavolino affacciato su piazza Castello e sorseggi un cappuccino, ti senti quasi un privilegiato a poter fare colazione così. In realtà a Palazzo Madama si può fare colazione con brioches e caffè tutti i giorni, ma solo dalle 10 in poi e solo se si paga il biglietto d’ingresso.
Da martedì e fino al 30 settembre, invece, Palazzo Madama apre per la prima volta le sue porte dalle 7.30 alle 9.30, dal martedì al sabato, per permettere a torinesi e turisti di fare colazione nella suggestiva e prestigiosa veranda juvarriana.
Senza pagare il biglietto d’ingresso. L’iniziativa fa parte del programma #Juvarra300, per festeggiare l’arrivo a Torino del grande architetto nel 1714.
Il progetto
«L’idea nasce per avvicinare i turisti, ma soprattutto i torinesi, a Palazzo Madama. Per dare uno spazio in cui mangiare, leggere il giornale o utilizzare il pc, arrivando anche ad incuriosire “non pubblico” – dice Enrica Pagella, direttrice di Palazzo Madama -.
Essendo la caffetteria dentro al museo, ciò di solito penalizza i gestori del catering di Palazzo Madama, vista l’attività in simbiosi con quella museale. Iniziamo questo mese in via sperimentale, se poi i visitatori saranno numerosi, possiamo pensare di ripetere l’iniziativa. O perché no, fare le colazioni mattutine prima dell’apertura delle mostre tutto l’anno».
Il primo giorno
Martedì hanno fatto colazione seduti sui tavolini del caffè Madama in 23. Ma essendo il primo giorno, l’evento ha ancora bisogno di un po’ di rodaggio.
Alle 7.40 ieri mattina sono entrate Stefania Tron e Lorenza Passerone. «Da anni amiamo incontrarci per il rito della colazione – raccontano -. Giriamo spesso in cerca di bar in centro, e molti non ci soddisfano o sono troppo cari. Questo è perfetto e non costa tanto. Cappuccino due euro, pensavamo di spendere di più».
Alessandro Aino, dipendente di un’azienda che fa gioielli, e Athina Tatari, arrivata a Torino dalla Grecia da un paio di mesi, si sono svegliati apposta alle 6.30 per cominciare la giornata con una colazione speciale: «Se riusciamo, la voglio portare qui tutti i giorni – sorride Alessandro -. C’è da rifarsi gli occhi ad iniziare la giornata così». La sua soddisfazione è andata al di là delle aspettative: «Non immaginavo fosse così bello e non sapevo che a Palazzo Madama esistesse una caffetteria».
Il trucco
Per vedere le attuali mostre del Palazzo («I tesori dal Portogallo», «Tina Modotti, perché non muore il fuoco», «Chapeau Madame» e «Donne e soldati»), occorre attendere l’apertura delle 10, «ma ai tesori del Portogallo si può già dare una sbirciatina durante alla colazione, essendo nella stanza accanto, e poi approfondirla in seguito», dice Daniela Falai, responsabile degli eventi. S
usan Bauer è una turista tedesca in visita per sei giorni a Torino con il marito. «Siamo arrivati a Palazzo Madama con la mappa turistica. Tornati a Brema ci ricorderemo di questo posto ».
A quindici minuti dalla fine dell’orario della colazione sono entrati Nicola Cappella e Barbara Iannotta. Lui è del Molise, lei del Veneto, si sono incontrati a Torino per andare al concerto di Ligabue. «L’ambiente è aulico, la vista mozzafiato – dice Nicola -. E devo dire che mi emoziona un po’ fare colazione in un posto come questo».