lunedì 23 Dicembre 2024
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Ideato a Rimini il primo hotel dedicato solo al gelato

La titolare Claudia Pari: "Tutto è partito cinque anni fa. Avevamo un albergo di famiglia che mio padre aveva acquistato tanto tempo fa e, dopo diverse stagioni in affitto, era oramai chiuso da tempo. Siamo di Viserba, ci siamo sempre occupati di ricettività turistica con il bar pasticceria ed è stato naturale pensare di trasformarlo per creare un’offerta unica nel suo genere che coniugasse la nostra storia"

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A Rimini nasce il primo ice cream hotel d’Italia: un albergo pensato e realizzato in simbiosi con il mondo del gelato. Ognuno dei tre piani dell’hotel è dedicato a un gusto diverso di gelato. Il legame con uno dei dolci per eccellenza di tutto il mondo va oltre l’arredamento grazie alle offerte che spaziano dal menù sino ad arrivare ai corsi di formazione. Leggiamo di seguito parte dell’intervista alla titolare del progetto Claudia Pari pubblicata sul portale Corriere Romagna.

Il primo ice cream hotel d’Italia

RIMINI – Hanno aspettato il ritorno del Sigep, in tutto il suo splendore e nel suo format tradizionale, per tagliare ufficialmente il nastro sul primo Ice cream hotel d’Italia, anche perché l’evento principe del panorama mondiale di settore cadeva romanticamente in un’altra ricorrenza. La titolare Claudia Pari afferma: “Il 16 gennaio 1969 mio padre Mario e mia mamma Gina aprirono il Bar Adriatic in via Toscanelli, a Viserba, dando vita a una storia di gelateria lunga oltre 50 anni ed è a loro che io e mio fratello Gualtiero dedichiamo il Pan di Zenzero, il primo albergo d’Italia pensato e realizzato in simbiosi con il mondo del gelato. Senza quel locale poi trasformato in Caffè Matisse (in sala fa bella mostra di sé la storica planetaria verticale con cui papà faceva il gelato lì) non ci sarebbe l’hotel e il Sigep nel 1979 è stata anche la prima Fiera di Rimini.”

“C’erano tutta una serie di coincidenze molto belle che ci hanno spinto ad attendere per l’inaugurazione”, conclude Claudia Pari, aprendo idealmente le porte dell’originalissima struttura di via Pallotta per raccontarne storia e spirito.

Come nasce l’idea del Pan di Zenzero?

“Tutto è partito cinque anni fa. Avevamo un albergo di famiglia che mio padre aveva acquistato tanto tempo fa e, dopo diverse stagioni in affitto, era oramai chiuso da tempo. Siamo di Viserba, ci siamo sempre occupati di ricettività turistica con il bar pasticceria ed è stato naturale pensare di trasformarlo per creare un’offerta unica nel suo genere che coniugasse la nostra storia”.

Come si è sviluppato il progetto?

“Lo abbiamo rifatto tutto dedicando ognuno dei tre piani a un gusto diverso di gelato, di cui si respira l’esperienza in ogni camera e negli spazi comuni: c’è quello fiordilatte, con quadri sulla campagna e le mucche, profumazioni alla vaniglia, gamelle; quello nocciola con sacchi in paglia contenenti essenze e docce con cascate di nocciole; quello cioccolato che ospita le tre junior suite con soffitti in carta oro e mattonelle in carta etrusca che ti danno l’idea di scartare un cioccolatino.

E’ stato un lavoro di anni per cui ringraziamo gli architetti, davvero bravissimi. Ma il connubio con il gelato va oltre gli arredi, è parte delle offerte sia nel menu che nei servizi”.

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