MILANO – Con l’avvio della nuova annata di raccolto, anche l’Ico prova a fare un po’ di conti e – scrutando la sfera di cristallo – di previsioni sul bilancio mondiale per l’annata trascorsa e quella attuale. Secondo l’Organizzazione londinese, la produzione scenderà, nel 2019/20, a 167,4 milioni di sacchi, con una flessione dello 0,9% rispetto ai 169 milioni del 2018/19. I consumi sono previsti in crescita dell’1,5% a 167,9 milioni di sacchi.
Ciò prefigura un lieve deficit produttivo (circa mezzo milione di sacchi), che farà seguito a un surplus di oltre 3,6 milioni di sacchi nell’annata passata.
Il calo produttivo che l’Ico prevede per quest’anno è imputabile per intero agli arabica, la cui produzione è in calo del 2,7% a 95,68 milioni.
In ulteriore ripresa invece la produzione di robusta (+1,5%), che toccherà un nuovo massimo storico di 71,72 milioni di sacchi.
Sul trend degli arabica inciderà soprattutto il ciclo negativo del Brasile, che sarà il principale responsabile della flessione del 3,2% prevista in sud America, dove la Colombia sarà invece marginalmente in crescita a 14 milioni di sacchi (+1%).
Asia e Indonesia vedranno un incremento dell’1,9%, a 49,58 milioni di sacchi. Stabile il Vietnam, con un raccolto di 31,2 milioni, in forte ripresa l’Indonesia (+16,8%), che produrrà 11 milioni.
Per il terzo anno consecutivo in calo, seppur marginale (-0,3%), l’India, che si attesterà a 5,31 milioni.
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