MILANO – Dai massimi ai minimi. La parabola descritta dai prezzi delle borse – già ripercorsa nella nostra retrospettiva 2017 – trova conferma nell’andamento degli indicatori Ico, l’International coffee organization.
Secondo il nuovo report, diffuso martedì 9 gennaio, la media mensile dell’indicatore composto è passata da un picco di 139,07 centesimi, a gennaio, a un minimo di 114 centesimi a dicembre: il livello più basso degli ultimi 21 mesi.
Per trovare un valore inferiore a quello del mese scorso dobbiamo risalire nel tempo sino a febbraio 2016 (111,75 centesimi). La flessione su novembre è stata del 2,8%. Quella su gennaio del 18%.
L’arretramento più marcato sul mese precedente è stato segnato dai robusta (-4,1%).
Sul fronte degli arabica, i cali sono stati compresi tra il -1,7% dei colombiani dolci e il -2,5% degli altri dolci passando per il -2,3 dei brasiliani naturali.
New York e Londra sono arretrate rispettivamente del 3,6% e del 3,9%. L’indicatore giornaliero ha toccato il suo livello massimo il 1° dicembre e quello più basso il 12 dicembre (110,48 centesimi), giornata in cui anche Ice Arabica e Ice Robusta hanno evidenziato minimi pluriennali.
L’arbitraggio medio tra le due borse si è ridotto del 3,2% a 46,95 centesimi. Per il quinto mese consecutivo, la volatilità giornaliera è scesa, anche se di poco (-0,2 punti percentuali).
Robusta in ripresa
La stima sulla produzione mondiale è stata leggermente corretta al rialzo. La produzione 2017/18 è ora prevista in 158,78 milioni di sacchi, in ulteriore crescita
Contenuto riservato agli abbonati.
Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.