MILANO – Due dollari per una libbra di caffè verde: la media mensile dell’indicatore composto Ico supera la soglia psicologica dei 200 centesimi a dicembre 2021 attestandosi a 203,06 centesimi: il valore massimo dal settembre del 2011, quando la media mensile fu di 213,04 centesimi.
Tra gennaio e dicembre, la media mensile è cresciuta del 75,5%. La media annua si attesta a 151,28 centesimi, livello massimo dal 2012. I dati riportati nel report mensile Ico – diffuso nella giornata di ieri – rispecchiano un anno di svolta nei mercati del caffè, i cui prezzi sono risaliti a livelli mai raggiunti negli ultimi 10 anni invertendo definitivamente il trend ribassista, che aveva caratterizzato l’ultimo scorcio del decennio passato.
Ma torniamo al mese scorso. La media mensile registra un +4%, al già citato picco di 203,06 centesimi.
L’incremento massimo (+5.2%) lo si riscontra per l’indicatore dei brasiliani naturali, che vola a 230,26 centesimi, quasi il doppio rispetto ai 116,69 centesimi di gennaio. È il livello massimo, per questa tipologia, da novembre 2011.
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