MILANO — Quale correlazione intercorre tra gli indicatori statistici e i prezzi fob all’origine del caffè? È la domanda alla quale prova a fornire una prima, sommaria risposta il report Ico per il mese di aprile, diffuso nella giornata di ieri.
Report che si apre, come di consueto, con un riepilogo dell’andamento dei prezzi. La media dell’indicatore composto ha segnato il mese scorso un ulteriore, lieve deprezzamento (-0,4%). Ed è scesa a 112,56 centesimi per libbra, contro 112,99 centesimi in marzo.
Negativo l’andamento degli indicatori degli arabica
Colombiani dolci, altri dolci e brasiliani naturali arretrano rispettivamente dello 0,1%, 0,5% e 0,9%. I robusta registrano invece una minima ripresa (+0,1%) risalendo a 88,31 centesimi. A segnare le flessioni maggiori sono le borse di Londra (-0,6%) e New York (-1,2%).
La media giornaliera si è mantenuta quasi costantemente sotto la soglia dei 114 centesimi evidenziando però una qualche ripresa nell’ultimo scorcio del mese. Così da culminare nel massimo di 114,73 centesimi il giorno 30.
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