MILANO – La 134a sessione del Consiglio internazionale del caffè non si svolgerà nella consueta cornice della sede londinese. I delegati dei 49 membri dell’Organizzazione si stanno infatti mettendo in viaggio alla volta di Bogotá, che ospiterà questa settimana la tornata autunnale delle riunioni Ico. È la seconda volta nella storia che la capitale colombiana ospita i lavori dell’organizzazione. Lavori che giungeranno al loro culmine con la riunione del Consiglio, in programma il 6 e 7 ottobre.
Tale circostanza coincide con un’occasione molto particolare per l’Ico e per il nostro paese.
Per quanto riguarda l’Italia, l’assise colombiana segnerà infatti la designazione ufficiale alla presidenza del Consiglio, per l’annata caffearia 2022/23, di Massimiliano Fabian, già vice presidente nella precedente annata 2021/22.
L’ultimo italiano, prima di Fabian, a rivestire questa prestigiosa carica era stato Ferdinando Massimo, nell’annata 2000/01.
Per l’Ico, il meeting di Bogotá segna l’avvio ufficiale della procedura di ratifica del nuovo Accordo internazionale sul caffè (Aic 2022), che sancisce l’inizio di un’era nuova nella storia dell’Organizzazione.
Il nuovo Accordo coinvolgerà infatti, per la prima volta, in qualità di affiliati, i rappresentanti del settore privato e della società civile.
L’Aic 2022 sarà l’ottavo nella storia dell’Organizzazione. Il primo Accordo internazionale risale al 1962. La ratifica da parte dei paesi membri è un procedimento lungo e complesso.
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