MILANO – Brusca frenata per l’export mondiale di caffè in tutte le forme, che è sceso a febbraio a 8,63 milioni di sacchi, in calo dell’11,3% sullo stesso mese del 2012. L’analisi delle cifre preliminari Ico diffuse nel pomeriggio di ieri evidenzia una netta inversione di tendenza rispetto a gennaio quando le esportazioni erano state di 9,67 milioni di sacchi, con un incremento sull’anno vicino al 19,5%. A incidere è innanzitutto la flessione dei robusta, le cui esportazioni si fermano a 3,3 milioni contro i 4,22 milioni dell’anno scorso (-21,65%).
Ico: forte il calo degli imbarchi dal Vietnam (44,64%)
Pari ad appena 1,55 milioni di sacchi (2,8 milioni a febbraio 2012), mentre sono invece in rilevante crescita le esportazioni dall’Indonesia (+66,55%), che si attestano a 800mila sacchi. Consistente anche l’arretramento degli altri dolci (-11,73%), con Messico e America centrale in flessione generalizzata. Tale tendenza è confermata dai dati preliminari relativi al mese di marzo – diffusi, sempre nella giornata di ieri, rispettivamente da Icafé, Ihcafé e Anacafé – riguardanti Costa Rica (-14,6%), Honduras (-5,7%) e Guatemala (-16,6%). Il raffronto su febbraio 2012 risulta negativo anche per i brasiliani naturali (-3%).
L’unica voce positiva è quella dei colombiani dolci, in netta ripresa (+26,35%)
Con l’export della Colombia analogamente in crescita del 27,68%. Considerando i dati dei primi 5 mesi dell’annata caffearia (ottobre-febbraio), l’export cresce del 9,6% a 46,49 milioni di sacchi. L’unica tipologia in calo sul pari periodo del 2011/12 è quella degli altri dolci (-11,73%), mentre il confronto rimane positivo per quanto riguarda colombiani dolci (+11,07%), brasiliani naturali (+5,71%) e robusta (+22,75%).
Negli ultimi 12 mesi disponibili (marzo 2012-febbraio 2013), l’export mondiale ha raggiunto un totale di 113.567.794 sacchi, in significativa crescita (+8,34 %) rispetto ai 104.820.524 sacchi esportati durante i 12 mesi precedenti. Gli arabica passano da 65,6 a 66,9 milioni di sacchi (+2%), i robusta da 39,22 a 46,61 milioni (+18,8%). Le statistiche complete sono disponibili al seguente link.