MILANO – L’esplosione dei prezzi scatenata dalle gelate nella cintura brasiliana del caffè si riflette negli indicatori statistici Ico, a cominciare dall’indicatore composto. Secondo il rapporto mensile di luglio – diffuso mercoledì 11 agosto – i prezzi sono volati, lo scorso mese, ai massimi degli ultimi 7 anni, rispecchiando i timori per i danni causati in Brasile dal gelo, ma anche dalla prolungata siccità. La media mensile dell’indicatore composto Ico si è rivalutata del 7,9% rispetto a giugno attestandosi a 152,24 centesimi per libbra.
Per trovare un valore superiore dell’indicatore composto bisogna risalire, nelle serie storiche, a novembre del 2014 (162,17 centesimi). Eccezionalmente ampio il range della media giornaliera di luglio, che è oscillato tra un minimo di 137,10 centesimi, il 6 luglio, è un massimo di 178,90, il 26 luglio, giorno in cui anche l’Ice Arabica è volato a un massimo storico di 207,80 centesimi.
Forti incrementi, sul fronte degli indicatori degli arabica, per colombiani dolci (+5,9%), altri dolci (+6,2%)e brasiliani naturali (+8,4%), che raggiungono nell’ordine quota 218,66, 204,29 e 160,62 centesimi. Ai massimi rispettivamente da ottobre 2014, novembre 2014 e gennaio 2015.
Crescita in doppia cifra (+11,2%) per l’indicatore dei robusta, che vola a 94,37 centesimi, a sua volta ai massimi da ottobre 2017. Gli indicatori di New York e Londra registrano infine un +7,8% e +10,9%.
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