MILANO – Soddisfazione da parte dell’Ico per gli esiti del G7 di Borgo Egnazia. In occasione del 50° vertice – nel quale sono stati trattati problemi critici, quali il cambiamento climatico, la ripresa economica e le relazioni internazionali – il vertice dei 7 grandi si è occupato infatti anche del futuro del settore caffeario.
Già a fine aprile, la Ministeriale G7 Clima, Energia e Ambiente, che si è svolta a Torino, ha riconosciuto le sfide cui deve fare fronte il settore del caffè. E sostenuto la costituzione di una partnership pubblico-privato, volta a favorire lo sviluppo di filiere sostenibili, resilienti, circolari e rigenerative.
Al centro del summit pugliese, c’è stato l’impegno dei leader a porre in essere politiche e investimenti volti ad affrontare il problema delle interruzioni delle catene di approvvigionamento alimentare dovute al clima.
Di particolare importanza, il sostegno promesso a programmi multi-stakeholder, compresa la già citata iniziativa pubblico-privato sul caffè.
Lo scopo di quest’ultima è quello di promuovere politiche, investimenti, ricerche, innovazione, partenariati e finanza mista a favore della catena globale del valore del caffè (C-GVC).
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