MILANO – Riparte l’export mondiale: secondo i dati diffusi dall’Ico, le esportazioni mondiali di caffè verde sono cresciute a novembre del 10,8% attestandosi a 9,21 milioni di sacchi, contro un volume di 8,31 milioni nello stesso mese del 2021. Il merito va a brasiliani naturali e robusta.
Entrambe queste tipologie registrano infatti incrementi a doppia cifra, che hanno più che compensato le pesanti flessioni subite invece da colombiani dolci e altri dolci.
Il dato di novembre porta il totale dei primi 2 mesi dell’annata caffearia corrente (2022/23) a 17,63 milioni di sacchi, contro i 17,03 milioni del pari periodo del 2021/22, con un incremento del 3,5%.
Vola l’export di brasiliani naturali (+34,5%), che risale a 3,67 milioni riscattando il dato deludente di ottobre.
Il contributo maggiore giunge dal Brasile, che vede lievitare i propri imbarchi del 32%. Nei primi 2 mesi, le esportazioni sono state di 7,11 milioni, in crescita del 15,6%.
Bene anche i robusta, che raggiungono un volume di 3,58 milioni, superiore del 12,9% a quello dell’anno scorso. Più modesta la crescita dei primi 2 mesi (+4%), per un totale di 6,38 milioni.
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