MILANO – Vola l’export di caffè robusta e le esportazioni mondiali tornano a crescere dopo la battuta d’arresto di gennaio. Secondo i dati Ico diffusi ieri, a febbraio gli imbarchi sono stati di 11,11 milioni di sacchi, con un incremento del 2,5% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Come già detto, il merito va alle esportazioni di robusta, che segnano un +31,1%, risultando di poco inferiori ai 4,6 milioni di sacchi.
In calo generalizzato invece l’export di caffè arabica, che si ferma a poco più di 6,5 milioni di sacchi, pari all’11,1% in meno. Flessioni in doppia cifra per brasiliani naturali (-14,4%) e colombiani dolci (-12,9%); più contenuto l’arretramento degli altri dolci (-5,3%).
Il Brasile registra ancora una variazione con il segno meno (-24,3%), tanto che il suo export si ferma a 2,7 milioni: meno del Vietnam (+51,4%), che a febbraio ha esportato 2,8 milioni di sacchi.
Rallenta pure la Colombia (-13,4%), mentre fa un grande balzo in avanti l’Indonesia (+80,2%), che supera l’Honduras (-2,8%). In forte flessione anche l’India (-17,4%). Incrementi rilevanti invece per i due principali esportatori africani: Uganda (+46,1%) ed Etiopia (+36,7%).
L’export mondiale segna invece una flessione nei primi 5 mesi dell’annata caffearia corrente (ottobre-febbraio) fermandosi a 50,967 milioni di sacchi, contro 52,781 milioni nel pari periodo dell’annata precedente (-3,4%).
Le esportazioni di arabica sono in calo di quasi 2,7 milioni di sacchi (-7,8%), a 31,863 milioni. L’arretramento più sensibile è quello dei brasiliani naturali (-10,6%); seguono altri dolci (-6,2%) e colombiani dolci (-2,2%).
La ripresa di febbraio porta invece gli imbarchi di robusta a 19,1 milioni di sacchi, in crescita del 4,8% rispetto all’annata trascorsa.
Variazioni con il segno meno per i tre principali esportatori mondiali: Brasile (-13,2%), Vietnam (-4,1%) e Colombia (-1,6%). Continua il trend positivo dell’Indonesia, in fortissimo recupero (+84,7%).
Lieve incremento per l’Honduras (1,6%). Rimanendo in America latina si segnalano i progressi di Nicaragua (+36,1%) e Guatemala (+3,9%), cui fanno riscontro gli andamenti negativi di Messico (-13,8%) e Perù (-16,7%).
In Africa si conferma il buon momento di Uganda (+16,5%) ed Etiopia (+20,9%)
Ricordiamo in conclusione che l’Ico ha deciso la cancellazione delle riunioni della 126ª sessione del Consiglio internazionale del Caffè e degli altri organi, che era in programma dal 27 aprile al 1° maggio a Londra.
L’organizzazione è alla ricerca di soluzione alternative per le riunioni più importanti.