MILANO – Volano i futures del caffè dopo la diffusione delle statistiche Ico sull’export mondiale, che pure non sono del tutto negative, come vedremo più sotto. Nella seduta di venerdì 3 dicembre, il contratto per scadenza marzo dell’Ice Arabica ha guadagnato 675 punti risalendo a 243,35 centesimi, non lontano dai massimi storici del mese scorso.
Terza seduta consecutiva al rialzo per l’Ice Robusta, con il contratto per scadenza gennaio che vola al massimo ultradecennale di 2.386 dollari per tonnellata. Ma torniamo alle statistiche Ico diffuse a fine settimana.
L’export di ottobre è stato di 9.678.410 sacchi: una flessione del 4,4% circa rispetto ai 10.126.897 sacchi dello stesso mese dell’anno scorso. Il calo va imputato agli arabica.
E in primo luogo ai brasiliani naturali, che segnano un -12,5% superando di poco i 3,6 milioni di sacchi. Frenano anche le esportazioni di colombiani dolci, inferiori dell’11,3% a quelle di un anno fa.
Le origini centro americane spingono invece al rialzo gli imbarchi di altri dolci, che risalgono a 1.482.121 sacchi (+3,9%), nonostante l’andamento negativo del Perù.
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