MILANO – A luglio, nuovo calo secco per l’export di caffè. Secondo i dati statistici Ico, le esportazioni mondiali sono state pari a 10,612 milioni di sacchi: oltre 1,3 milioni in meno (-11%) rispetto allo stesso allo stesso mese del 2019. L’export di arabica scende a 6,648 milioni, in flessione del 7,6%.
Particolarmente marcato l’arretramento degli altri dolci (-19%); più contenuto quello dei colombiani dolci (-1,4%), mentre il dato dei brasiliani naturali rimane invariato. Forte contrazione anche per i volumi di robusta, che si attestano al di sotto dei 4 milioni (-16,1%).
L’export dal Brasile, seppure in calo (-6,1%), è vicino ai 3,2 milioni. Frena vistosamente il Vietnam (-22,3%), che esporta appena 1,8 milioni di sacchi.
In ripresa la Colombia (+1%) e l’Indonesia (+1,1%). Quest’ultima però rallenta netatmente, dopo mesi di crescita costantemente in doppia cifra. Dato negativo per il terzo esportatore asiatico, l’India, che registra un -7,8%
Più che dimezzato l’export dell’Honduras (-55,5%), origine dalla quale proviene buona parte delle scorte certificate Ice. Forte caduta degli imbarchi anche per il Nicaragua (-29,8%), stabile il Guatemala (-0,2%), in crescita invece il Messico (11,5%).
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