MILANO – Nonostante la crisi logistica che attanaglia i commerci, l’export mondiale per il 2020/21 è in ripresa: secondo i dati diffusi ieri dall’Ico, le esportazioni di caffè in tutte le forme sono state pari, nell’annata caffearia trascorsa, a 128.930.509 sacchi, pari a un incremento dell’1,2%. Il merito va agli arabica, che evidenziano volumi in crescita per tutte le tipologie.
A cominciare dai brasiliani naturali, le cui esportazioni sfiorano i 42 milioni di sacchi e mostrano un incremento del 5,7% rispetto al dato già ragguardevole del 2019/20.
Ma crescono anche i volumi degli altri dolci (+2,9%) e dei colombiani dolci (+1,8%).
L’export di robusta segna invece una flessione di quasi 1,7 milioni di sacchi (-3,4%) e si attesta a poco più di 47 milioni.
L’export del Brasile cresce di 2 milioni di sacchi (+5%), al dato record di 43 milioni. Andamento opposto per il Vietnam, che ha esportato 24,5 milioni di sacchi, contro i 26,5 milioni dell’annata precedente (-7,5%).
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