MILANO – L’onda d’urto della Brexit ha investito venerdì anche i mercati del caffè. Ma senza portare i crolli pesantissimi ai quali abbiamo assistito sulle principali piazze finanziarie. New York ha lasciato sul campo 575 punti (-4%). Il contratto principale (scadenza settembre) è sceso a 137,15 cents per libbra.
Londra (sempre contratto per scadenza settembre) è arretrata di 49 dollari (-2,85%) chiudendo a 1.669 dollari, poco al di sopra del minimo di giornata.
A detta degli analisti, il driver principale che ha spinto i prezzi al ribasso è stato il forte rivalutarsi del dollaro nei confronti di euro e sterlina. La moneta europea ha toccato i suoi livelli più bassi da marzo. La divisa britannica è piombata ai minimi trentennali rispetto al biglietto verde.
Le conseguenze della Brexit
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