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venerdì 22 Novembre 2024
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ICO: come cambia la geografia del caffè

Crescono i raccolti di Asia & Oceania e Africa, mentre arretrano Messico & centro America e, soprattutto, il sud America. Dopo i forti incrementi degli ultimi, la produzione mondiale di robusta potrebbe subire una battuta d’arresto nel 2016/17.

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MILANO – Nervosismo e volatilità hanno caratterizzato l’andamento dei mercati per buona parte del mese di luglio. Le statistiche contenute nel report ICO evidenziano un’ulteriore ripresa dei prezzi, con l’indicatore composto che sale a 132,98 cents. Si tratta della media mensile più elevata da febbraio 2015.

L’indicatore giornaliero ha raggiunto i suoi massimi attorno a metà mese, con un picco di 137,36 cents il 14 luglio: il livello massimo da un anno e mezzo a questa parte.

Con il ridimensionarsi dell’allarme gelate in Brasile e la conclusione dello sciopero dei camionisti in Colombia, il rally è parzialmente rientrato.

Toccato un minimo di 129,97 cents il 27 luglio (unico valore mensile sotto la soglia dei 130 centesimi), il prezzo quotidiano ha parzialmente ripreso quota nelle ultime due giornate concludendo il mese a 133,52 cents: appena lo 0,4% in più rispetto al 1° luglio.

L’indicatore si è stabilizzato al ribasso nel corso di questo mese attestandosi al di sotto dei 130 centesimi nel corso della seconda decade (minimo di 127,06 cents il 17 agosto).

Robusta sopra i 90 cents

La crescita della media mensile è nell’ordine del 4,7% rispetto a giugno. Variazioni con il segno più per tutte le tipologie. L’incremento maggiore (+5,7%) è quello rilevato dall’indicatore dei robusta, per la prima volta in area 90 centesimi da 13 mesi a questa parte.

Gli indicatori di colombiani dolci e brasiliani naturali si rivalutano rispettivamente del 4,8% e 4,6%. Più contenuto l’incremento degli altri dolci (+3,8%). Volano infine gli indicatori delle due borse, con Londra e New York che segnano nell’ordine un +6,8% e +6,5%.

Ridotte le stime

L’ICO riduce intanto la sua stima sulla produzione mondiale per il 2015/16 di quasi un milione e mezzo di sacchi portandola a 143,3 milioni, contro i 144,7 milioni precedentemente indicati.

A motivare questa correzione negativa, le ridotte prospettive produttive in Messico (da 3,9 a 2,8 milioni) e in Nicaragua. In Messico, in particolare, la ruggine del caffè (roya) ha tagliato i raccolti di oltre un terzo dal 2012/13 a oggi.

Produzione mondiale stabile

Complessivamente, la produzione mondiale 2015/16 supera di appena lo 0,7% quella dell’anno scorso, con il raccolto di arabica pressoché invariato e quello di robusta in crescita di poco più di un milione di sacchi (+1,7%).

Allargando il campo di osservazione si evidenzia il trend negativo dei raccolti di arabica: la produzione mondiale di arabica è passata da circa 88,4 milioni all’anno nel biennio 2012-2013 a 82,9 milioni circa nell’arco delle ultime due annate.

Spicca la progressione dei colombiani dolci, determinata in primo luogo dalla forte ripresa produttiva in Colombia.

Dopo il consistente calo registrato tra il 2012 e il 2014, gli altri dolci arretrano marginalmente quest’anno continuando a risentire delle conseguenze della roya in centro America.

Brasile in ripresa

Toccato un picco di oltre 48 milioni di sacchi nel 2013, il raccolto mondiale di brasiliani naturali ha subito una caduta drastica nel 2014, a seguito dello sfavorevole andamento climatico in Brasile, arretrando ulteriormente, seppure di poco, anche quest’anno.

Le operazioni di raccolta, ancora in corso, lasciano intravedere una consistente ripresa della produzione di arabica brasiliani per il 2016/17.

Robusta in crescita

Continua a crescere, anche se a un ritmo meno sostenuto rispetto alle annate precedenti, la produzione mondiale di robusta, che si avvicina ormai ai 60,5 milioni di sacchi.

Il prossimo anno, la corsa potrebbe arrestarsi, viste le previsioni negative riguardanti Vietnam e Indonesia (soprattutto in conseguenza del fenomeno El Niño), e le stime sempre più pessimistiche sul raccolto (ormai concluso) di conillon in Brasile.

La nuova geografia del caffè

Variazioni rilevanti si notano anche nella geografia del caffè: crescono Asia & Oceania e Africa, mentre arretrano Messico & centro America e, soprattutto, il sud America.

Consiglio internazionale

Si è messa intanto in moto la macchina organizzativa in vista della 117a sessione del Consiglio Internazionale del Caffè e degli altri organi ICO, in programma a Londra dal 17 al 23 settembre.

Tra i punti principali all’ordine del giorno, il rinnovo delle cariche per l’annata 2016/17 e l’analisi dei temi sollevati durante la IV Conferenza Mondiale del Caffè di Addis Abeba svoltasi lo scorso mese di marzo.

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