lunedì 23 Dicembre 2024
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ICO – Tutte le deliberazioni della 110a sessione del Consiglio internazionale del caffè

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MILANO – L’allarme roya in America centrale, i nuovi progetti da sottoporre al Cfc, i preparativi in vista del cinquantenario dell’Organizzazione. Sono alcuni dei temi al centro della 110a sessione del Consiglio internazionale del caffè. Una manifestazione che si è svolta a Londra dal 4 all’8 marzo sotto la presidenza di David Braun(Svizzera). 

Cfc: le soluzioni

L’autorità suprema dell’Organizzazione ha adottato la Risoluzione 450 avente ad oggetto la situazione critica venuta a crearsi in America centrale. A seguito del diffondersi epidemico della ruggine del caffè”.

Il Consiglio internazionale del caffè ha stabilito in particolare che:

1) i paesi membri dell’Ico assumano l’iniziativa nell’affrontare questo importante problema. Inoltre, diano sostegno alle azioni nazionali e regionali intraprese dai paesi membri dell’America centrale volte a combattere la ruggine del caffè;

2) Poi si faccia appello ai Membri della comunità internazionale, attraverso i pertinenti meccanismi di cooperazione. Affinché venga data assistenza ai paesi colpiti, sotto forma, tra le altre cose, di competenze tecniche. Scambio di informazioni e migliori pratiche agricole, nonché fornendo varietà di caffè resistenti alla ruggine del caffè.

3) si chieda al Segretariato Ico di sostenere i paesi colpiti nell’affrontare la crisi causata dalla ruggine del caffè.

Piano promozione Il Consiglio ha fatto il punto sull’attuazione del Piano per la promozione dei consumi e lo sviluppo del mercato

Approvato durante la sua 109a sessione stabilendo altresì che un gruppo di lavoro ristretto operi, tra una sessione e l’altra, per l’implementazione del Piano. Assieme al presidente del Comitato promozione e sviluppo del mercato Andrea Illy.

Muovendo da un approccio olistico, il Piano segna un deciso shift dalla promozione dei consumi alla promozione dei valori e della differenziazione. Questo attraverso la creazione di una rete multistakeholder di partner del settore privato.

È prevista la prosecuzione dei programmi di divulgazione già iniziati

Come l’ Healthcare Professions – Coffee Education Programme (HCP-CEP) – e il varo di ulteriori iniziative analoghe.

Verranno inoltre predisposti dei manuali sulle migliori pratiche agricole – con l’intento di migliorare la qualità, nonché la sostenibilità economica, sociale e ambientale dei produttori. – da diffondere, in particolare, in occasione dei più importanti appuntamenti di settore.

Tutte le azioni proposte si affiancheranno sinergicamente a quelle dei progetti già approvati dall’Ico

Il Piano prevede infine l’elaborazione di un claim olistico ispirato ai valori positivi del caffè (piacere, salute, sostenibilità e varietà), che i partner saranno invitati a utilizzare in tutte le loro comunicazioni.

Il Comitato sarà presente ai massimi eventi specializzati, comprese le convention annuali Scae e Nca, i festeggiamenti per il cinquantenario dell’Ico, l’edizione 2014 di Triestespresso Expo 2014 e il “Coffee Cluster” di Expo 2015.

Nuovi mercati Sempre sotto la presidenza di Andrea Illy si è svolto unSeminario sui trend nei nuovi mercati di consumo, con i contributi di J. Ross Colbert (Rabobank International), Ramaz Chanturiya (direttore generale dell’Associazione russa del tè e del caffè), Marcela Jaramillo(programma governativo colombiano per la promozione dei consumi “Toma Café”), Lee Yunson (Terarosa), Rob Simmons (LMC International), Judy Ganes-Chase (J. Ganes Consulting) e Carlos Brando (P&A International Marketing).

Quattro nuovi progetti

Sono stati approvati dal Consiglio e verranno ora sottoposti al Fondo comune per i prodotti di base (Common Fund for Commodities – Cfc). Innanzitutto, promuovere la sostenibilità del caffè attraverso l’accrescimento della produttività. Nonché il coinvolgimento dei giovani e delle donne in Camerun e nella Repubblica Centro Africana;

Poi, promuovere un settore sostenibile del caffè in Burundi. Qualità, sostenibilità e costituzione di reti di competenze per potenziare la competitività del settore del caffè nello stato messicano di Veracruz;

E ancora: empowerment di genere nelle cooperative brasiliane per migliorare la qualità del caffè.

Cinquantenario Ico Elmiro Nascimento, del dipartimento per l’agricoltura del Minas Gerais, ha riferito sui preparativi per la Settimana internazionale del caffè, che segnerà le celebrazioni ufficiali per il cinquantenario Icocoincidendo inoltre con la 111a sessione del Consiglio.

Il tutto si svolgerà a Belo Horizonte

 (capitale del Minas Gerais, massimo stato produttore brasiliano, ndr.) dal 9 al 13 settembre, in concomitanza con la fiera internazionale Espaço Café Brasil. Per la quale sono attesi oltre 6mila visitatori da una ventina di paesi di tutto il mondo.

Il programma prevede eventi sociali e culturali in location di prestigio e visite guidate alle aree di produzione. In particolare alle modernissime piantagioni del Cerrado.

Nell’ambito della sessione autunnale si svolgerà anche il 3° Forum consultivo sul finanziamento del settore caffeario. Un comitato ristretto è già all’opera per predisporre l’agenda dei lavori.

Studi Vari studi e rapporti sono stati sottoposti all’attenzione dei delegati

Tra questi, l’Annual Review 2011/12 e le sintesi iniziali di tre studi suRischio e finanza nel settore del caffè (rivolti rispettivamente a produttori, commercio e policy makers). Realizzati dalla Banca Mondiale in collaborazione con l’Ico, le cui prime conclusioni verranno presentate durante il 3° Forum consultivo sul finanziamento del settore caffeario.

Il Chief Economist dell’Ico Denis Seudieu ha presentato due approfondimenti

Dedicati alle riesportazioni di caffè della Germania e al commercio mondiale del caffè solubile.

Al capo delle operazioni dell’Organizzazione Mauricio Galindo è spettato invece il compito di delineare l’outlook di mercato, con l’ausilio delle più recenti statistiche Ico su produzione, commercio e consumi.

Adolph A. Kumburu (Tanzania Coffee Board) ha illustrato le prospettive produttive della Tanzania, Mussie Delelegn Arega (Unctad, Conferenza Onu sul commercio e lo sviluppo) ha analizzato il ruolo delle materie prime nelle economie dei paesi meno sviluppati; mentre Michael Opitz (Hanns R. Neumann Stiftung) ha presentato l’Iniziativa per il caffè e il clima, promossa da Hanns R. Neumann Stiftung, Cabi. (Centre for Agricultural Bioscience International). Nonché dall’agenzia di cooperazione tedesca Giz (Deutsche Gesellschaft für Internationale Zusammenarbeit).

Tra gli aderenti all’iniziativa, Paulig, Tchibo, Franch e Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza onlus

Da ricordare, infine, nell’ambito dei lavori del Comitato consultivo del settore privato, i contributi di Holger Preibisch (segretario generale dell’Associazione tedesca del caffè) sulla Giornata tedesca del caffè e Robert F. Nelson(presidente Nca) sulle associazioni del caffè, nonché, nell’ambito del Comitato progetti, la presentazione di Parvindar Singh (Cfc) sulla collaudata partnership Ico-Cfc.

Cariche 2012/13 David Braun (Confederazione Elvetica) e José Angel López Camposeco (Guatemala) sono rispettivamente presidente e vice presidente del Consiglio internazionale del caffè.

Presidente del Comitato consultivo del settore privato è Ricardo Villanueva (Anacafé) coadiuvato dal vice Ric Rhinehart (Scaa).

A presiedere il Forum consultivo sul finanziamento del settore caffeario è Mary Rickman (Usa); il vice è Rodolfo Trampe (Messico).

Il Comitato progetti è presieduto da Juan Diego Stacey Chiriboga(Ecuador), mentre il vice presidente è Anna Tofftén (Svezia).

Andrea Illy è presidente del Comitato di promozione e sviluppo del mercato; il vice presidente è Rodolfo Trampe.

Guida tedesca per il Comitato finanziario e amministrativo, di cui è presidente Ina Grohmann. Vice presidente è l’ivoriano Aly Touré.

L’indiano Jawaid Akhtar, infine, è a capo del Comitato statistiche (vice presidente è la statunitense Mary Rickman).

Membership Alla data dell’8 marzo, 44 governi (38 paesi esportatori e 6 paesi importatori) avevano completato il procedimento di ratifica dell’Accordo internazionale Ica 2007.

Ulteriori 6 governi hanno sottoscritto il trattato, ma non hanno ancora depositato gli strumenti di ratifica, accettazione approvazione.

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