MILANO – Trecentoventi sacchi di caffè verde da sessanta chilogrammi. Meno di 20 tonnellate di prodotto grezzo.
Un quantitativo irrisorio a fronte delle decine di migliaia di lotti contrattati quotidianamente dall’ Ice Futures Us.
Ma si tratta di una partita di caffè per certi versi storica.
Ice Futures Us: di cosa si tratta
Stiamo parlando infatti del primo caffè brasiliano certificato dalla borsa newyorchese.
L’approvazione da parte della Stanza di valutazione (Grading Room) è stata data la settimana scorsa. Così come attestato dai report ufficiali relativi ai gradings.
Ci è voluto oltre un anno per vedere per la prima volta una partita di origine brasiliana in un magazzino certificato dell’ Ice. La certificazione era infatti possibile dal 1° giugno dello scorso anno (a partire dal contratto per scadenza marzo 2013).
Ma l’elevato sconto imposto ai caffè lavati e semi lavati di provenienza brasiliana (900 punti) aveva sin qui scoraggiato i trader essendo più convenienti i prezzi praticati sul mercato fisico.
Cosa dice il Cecafé
Va ricordato che il Consiglio brasiliano degli esportatori (Cecafé) ha annunciato lo scorso mese l’intenzione di indirizzare una petizione alle autorità della borsa di new York per richiedere la riduzione dello sconto. L’iniziativa viene naturalmente osteggiata dagli altri produttori latino americani di caffè lavati.
“È probabile che i produttori brasiliani stiano cominciando a spedire il loro caffè a New York mentre la stagione di raccolta entra nel vivo. – Ha dichiarato così a Bloomberg l’analista Andrea Thompson. – Può darsi che stia incidendo anche la debolezza del real, ma non credo che si tratti di un fattore significativo”.
La moneta brasiliana è sprofondata, la settimana passata, ai minimi da aprile 2009. Costringendo la banca centrale di Brasilia a intervenire massicciamente sui mercati.
Record negativi anche per il contratto “C”
Questo ha chiuso giovedì scorso al livello più basso degli ultimi 47 mesi risentendo del tonfo dei mercati mondiali causato dall’annuncio della Fed dello stop all’acquisto di titoli di Stato americani entro il 2014.
Bm&f Bovespa, la più importante borsa merci brasiliana, ha annunciato intanto la settimana scorsa di avere allo studio la quotazione incrociata dei propri contratti sui futures del caffè con Cme Group Inc. (Chicago Mercantile Exchange). Il principale rivale mondiale dell’Ice.
“Il mercato delle materie prime di Bm&f Bovespa rimane piccolo, se confrontato al ruolo dell’agribusiness brasiliano su scala mondiale. – Ha dichiarato in un’intervista Fabiana Perobelli. Agribusiness products manager della borsa paulista.
– Per questo stiamo valutando lo sviluppo di nuovi prodotti fondati sulle materie prime, esclusivamente in collaborazione con il nostro partner strategico Cme Group.”
Bm&F Bovespa
E’ nato nel 2008 dalla fusione tra Bm&F (Bolsa de Valores Mercadorias e Futuros) e Bovespa (Bolsa de Valores de Sao Paulo). E’ inoltre l’ottava borsa mondiale in termini di capitalizzazione di mercato.
Lo storico contratto sui futures del caffè arabica è uno dei più importanti a essere portati in dote nell’operazione da Bm&F.