MILANO – L’Ice Arabica ha “festeggiato”, a suo modo, la Giornata internazionale del caffè e l’inizio della nuova annata caffearia 2021/22 dando luogo, venerdì 1° ottobre, al più potente rally giornaliero degli ultimi due mesi, che è stato anche uno dei più significativi degli ultimi anni: +1.005 punti, pari a un rialzo del 5,2%, che ha spinto il contratto per scadenza dicembre a 204,05 centesimi. Il massimo, per la scadenza principale, dall’ultima settimana di luglio.
L’apertura di giornata è stata piatta e le prime fasi laterali. Poi il cambio di passo e la corsa al rialzo. Sono scattati gli ordini di buy stop e si è scatenata un’ondata di acquisti.
Raggiunto un massimo giornaliero di 205,55 centesimi, il benchmark ha chiuso al già citato livello di 204,05 centesimi: un +5% rispetto al venerdì precedente.
È ripartita anche Londra, che ha guadagnato 42 dollari ed è risalita a 2.161 dollari accelerando la ripresa iniziata giovedì.
Gli acquisti massicci dei fondi all’Ice Arabica sono motivati dalla situazione sempre più incerta che regna in Brasile.
L’annata 2020/21 si è conclusa, a fine giugno, con le scorte nelle mani dei produttori ridotte ai minimi. Conab ha corretto al ribasso le stime sul raccolto di arabica appena concluso, penalizzato dalla forte siccità, che ha accentuato gli effetti del ciclo negativo.
Le prospettive per il prossimo raccolto, dopo le gelate di giugno e luglio, non sono buone.
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