MILANO – La pioggia in Brasile spinge l’Ice Arabica ai minimi annuali. È successo nella seduta di venerdì 14 ottobre: il contratto principale (dicembre) è precipitato, in corso di contrattazione, a un intraday di 195,65 centesimi, il livello minimo dall’ottobre 2021.
I successivi acquisti hanno portato un parziale recupero e la giornata si è conclusa a 196,70 centesimi. Ê il minimo, per la scadenza principale, dalla metà di luglio.
In una sola settimana, il benchmark ha lasciato sul terreno quasi il 10% tornando sotto la soglia psicologica dei 2 dollari per libbra.
Il tutto mentre la situazione si fa sempre però più deficitaria sul fronte delle scorte certificate, ridotte ormai ad appena 400.439 sacchi.
In discesa anche i robusta. Tre ribassi consecutivi hanno fatto chiudere la borsa londinese, sempre venerdì, a 2.061 dollari: minimo, in questo caso, degli ultimi due mesi. I prezzi, su entrambi i mercati, rimangono sempre elevati.
E i ribassi, a New York – sostengono gli analisti – sono legati anche a fattori tecnici contingenti.
Ma il cambiamento di mood è comunque significativo.
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