giovedì 19 Dicembre 2024
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Ialty porta lo specialty nel corner Eataly della capitale

Uno dei due fondatori di Ialty: "Eataly sa perfettamente che il mondo va nella direzione specialty e assaggiando il nostro, ci ha dato questa occasione. Speriamo di poterlo portare anche all'estero dove iniziamo già a vendere"

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ROMA – Dal Piemonte al Lazio per parlare di specialty coffee: questo è Ialty, azienda di cui abbiamo già parlato qui, e di cui torniamo a discutere per un’iniziativa importante nella capitale, fotografata da CoffeeAndLucas di myMediaStudio: la creazione di un corner dedicato allo specialty posizionato per un mese all’interno di Eataly Roma Ostiense.

Questa è la prima volta che il famoso marchio sceglie uno specialty, in linea con la sua filosofia di una proposta di prodotti di alta qualità.

Ci ha raccontato Oliviero Alotto, uno dei due fondatori di Ialty insieme a Riccardo Ronchi:

“Tostiamo a Barolo, sede scelta perché territorio legato al vino e abitato da palati più sensibili, con l’idea di provare a raccontare a partire da questi luoghi il caffè come una bevanda da gustare. Proponiamo un’esperienza completa che va dal cibo al vino, sino a chiudere con il caffè. Abbiamo iniziato a tostare da soli circa un anno fa e poi ci siamo chiesti come poter diffondere la cultura del caffè, proponendo lo specialty anche a chi non lo ha mai conosciuto.

Il racconto dal verde alla tazzina, @myMediaStudio, @CoffeeAndLucas

Lavoriamo sui microlotti, andiamo a cercare i caffè migliori che poi proponiamo ai nostri clienti: abbiamo sempre un Brasile che si chiama Flora, e poi ruotiamo durante l’anno a seconda del verde che riusciamo a reperire. Sempre con la volontà di stringere dei contatti diretti con i coltivatori.”

Eataly, spazio dedicato all’assoluta eccellenza

Continua il ceo di Ialty: “Ci sembrava il posto giusto in cui far assaggiare questa nostra offerta e per portare aventi un discorso di cultura collettiva. Abbiamo aperto un corner già da una settimana: siamo molto contenti, perché la maggior parte delle persone non conosce questo mondo, e quando inizia ad assaggiare, capisce subito che esistono tante altre sfaccettature attorno alla tazzina.

Proponiamo in espresso, v60, moka master, cos’è il caffè verde, facciamo anche una prova di tostatura con l’Ikawa, raccontando il nostro progetto completo.

In questo momento offriamo in espresso dei monorigine, 100% Arabica: il Brasile di altissima qualità con un punteggio di più di 86 punti, coltivato a oltre di 1200 metri di altezza, poi un Messico, un Burundi e un Colombia, in una selezione sia di lavati che di naturali. Colombia abbiamo il Geisha.

E’ interessante raccontare che non basta dire Arabica: ci sono tutte le varietà botaniche che restituiscono dei risultati diversi in tazza.

La qualità che entra da Eately a Roma, @myMediaStudio, @CoffeeAndLucas

Partiamo da un formato a 200 grammi per Eataly: venduti a partire da 6 euro e 90  il Brasile, sino al Messico a 10 e 90, mentre 9 e 90 il Burundi e il Colombia. Le persone che lo acquistano in questa prima settimana, nessuno si è lamentato. La clientela di Eataly è già attenta alla qualità di ciò che acquista, senza spaventarsi per il costo.

Noi poi spieghiamo la motivazione dietro al prezzo della qualità prima. Staremo fino al 31 marzo con questa esperienza dell’assaggio e poi si valuterà se diventare stabilmente parte dell’offerta Eataly.

Barolo resta comunque una location interessante, ma Eataly sa perfettamente che il mondo va nella direzione specialty e assaggiando il nostro, ci ha dato questa occasione. Speriamo di poterlo portare anche all’estero dove iniziamo già a vendere.

Come macchine usiamo La Marzocco GS3, una moka master e un V60, e come macinino un Anfim per l’espresso e Mahlkönig per i filtri.

Per il racconto fotografico di questa esperienza, il confronto con Federico Pezzetta è fondamentale: un anno fa è venuto a trovarci a Torino, e da allora non abbiamo mai smesso di parlare di caffè. E’ un mondo molto unito e si deve costruire ancora di più una comunità innanzitutto per fare cultura e migliorare insieme.

Le foto di CoffeeAndLucas sono le più belle: gli ho chiesto di collaborare proprio per questo motivo. Avevo bisogno di immagini che raccontassero bene il nostro progetto.”

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