FIRENZE — Non solo caffè eccellenti e partecipazioni a competizioni di settore, ma anche opportunità di lavoro concrete per chi sogna un futuro in questo ambito. Parte dal Sigep di Rimini (21-25 gennaio 2023) la nuova campagna di recruiting di Ditta Artigianale, la prima linea italiana di caffetterie dedicata al consumo consapevole di caffè e microroastery, che al Salone Internazionale di gelateria, pasticceria, panificazione artigianale e caffè, organizzato da Italian Exhibition Group, sarà presente con l’area risorse umane, presso il proprio stand (numero 173, padiglione D1), per cercare giovani di talento da inserire all’interno dei quattro locali di Firenze.
Ditta Artigianale a Sigep
Durante i cinque giorni dell’evento, gli interessati potranno infatti portare il loro curriculum vitae, sostenere un colloquio di lavoro e conoscere da vicino la realtà di Ditta Artigianale, che dal 2013 porta in Italia caffè di estrema qualità, selezionando le migliori miscele e monorigine nei paesi di produzione, generando rapporti diretti con i singoli produttori.
“Siamo costantemente alla ricerca di persone di talento e motivate, che vogliono intraprendere una carriera significativa in un settore emozionante ed innovativo come quello del caffè speciale”, spiega Francesco Sanapo, pluripremiato campione barista e assaggiatore e fondatore, insieme a Patrick Hoffer, di Ditta Artigianale.
Le figure richieste dall’azienda sono, in particolare, baristi, camerieri e cuochi, che prima di essere inseriti all’interno del team seguiranno un percorso di formazione presso la Scuola del caffè, l’accademia internazionale dedicata alla diffusione della cultura del caffè, nata all’interno di una caffetteria, a Firenze, in Ditta Artigianale Carducci.
L’obiettivo è infatti quello di trasmettere al meglio, ad ogni nuovo assunto, la filosofia di Ditta Artigianale, facendo in modo che tutti siano in grado di spiegare in maniera esauriente prodotti, progetti e storia dell’azienda.
Alle competizioni del Sigep, inoltre, Ditta Artigianale e Scuola del caffè saranno rappresentate da Andrea Batacchi, che sarà finalista al Brewers Cup Italian Championship, i prossimi 22 e 23 gennaio. Cresciuto professionalmente all’interno dell’azienda, Andrea lavora attualmente nello store di Ditta Artigianale in via De’ Neri a Firenze, ed ha partecipato al Campionato Nazionale Aeropress, classificandosi al secondo posto.
Quest’anno sarà finalista al Sigep, dove gareggerà per preparare un caffè filtrato, mettendo a frutto le competenze acquisite all’interno di Ditta Artigianale.
Restando in tema di caffè, quest’anno Ditta Artigianale porterà al Sigep anche il suo espresso d’eccellenza One. Espresso Process Blend, una miscela nella quale è stata utilizzata una sola varietà botanica, Catuai, proveniente da una sola regione di produzione, in Honduras.
I produttori sono Marisabel e Moises Caballero di Finca El Puente, con la quale Ditta Artigianale collabora dal 2013. La miscela è composta da un caffè lavato, un caffè naturale, un caffè semianaerobico ed uno anaerobico.
Un approccio scelto per mostrare come il paese di origine si è evoluto nella creazione di profili di gusto differenti. Questi quattro diversi processi creano collettivamente complessità, intensità, acidità, dolcezza per dare vita ad un espresso davvero unico.
La scheda sintetica di Ditta Artigianale
La mission di Ditta Artigianale, fondata nel 2013 da Francesco Sanapo, pluripremiato campione barista e assaggiatore e da Patrick Hoffer, è quella di portare in Italia caffè di estrema qualità e di raccontarli in maniera completamente diversa, mettendo in campo la totale trasparenza e l’impegno alla sostenibilità in tutti e per tutti gli step produttivi. È anche microtorrefazione e i caffè, tostati e serviti freschi, sono disponibili per l’acquisto anche su www.dittaartigianale.it.
Lo scorso ottobre, infine, ha aperto la nuova torrefazione alle porte di Firenze, nuovo cuore pulsante dell’azienda. Un gioiello di 250 metri quadri, con macchine per la tostatura del caffè di ultima generazione ed una capacità produttiva di oltre 300kg di caffè al giorno, ovvero 6,5 tonnellate al mese.
Qui Ditta Artigianale produce 20 varietà di caffè, provenienti prevalentemente da Africa, Asia, America centrale e Sudamerica da filiere controllate, dove i singoli produttori utilizzano processi produttivi trasparenti e rispettosi dell’ambiente per offrire al consumatore finale un caffè di elevata qualità, capace di esaltare ogni sua caratteristica.
La Scuola del caffè
La Scuola del caffè nasce con uno scopo divulgativo: informare pubblico, appassionati e addetti del settore su quanto si nasconda dietro a una tazzina. Dal lavoro nelle piantagioni, alla torrefazione fino al bancone esiste un mondo fatto di ricerca, innovazione e attenzione alla sostenibilità umana e ambientale che si vuole raccontare e sostenere. La scuola intende formare esperti del settore pienamente consapevoli della provenienza del caffè, delle sfumature di sapore, delle molteplici tecniche di estrazione.
Altro scopo è quello di sensibilizzare sull’importanza della professionalità nel mondo dell’hospitality anche grazie alla collaborazione con aziende del settore come Hario, istituti alberghieri, scuole professionalizzanti quali la Youth Academy di Simonelli Group, insieme alla quale metteranno a disposizione corsi di formazione certificati Sca.
In programma master e corsi professionalizzanti per le varie figure del caffè, non solo per diventare ottimi baristi ma anche tostatori, assaggiatori, e master di alcuni mesi su come realizzare start up di specialty coffee, aprire una microtorrefazione o una caffetteria, oltre a laboratori aperti a curiosi e appassionati.
Nel corso della sua attività, la Scuola del caffè godrà di alcune collaborazioni di assoluto livello nel settore caffeicolo, quali Victoria Arduino, Hario, Caffè Corsini e Confcommercio. In cattedra alcuni tra i massimi esperti del settore e pluripremiati assaggiatori come Francesco Sanapo, Francesco Masciullo, Simone Amenini, Michele Anedotti e molti altri.
La voglia di coltivare nuovi talenti per un nuovo barista del futuro viene anche sottolineata dalla connessione con l’istituto alberghiero Aurelio Saffi di Firenze.